Il Magascar potrebbe andare incontro alla prima carestia dovuta al cambiamento climatico. Lo dice un report delle Nazioni Unite e lo riportano alcuni media internazionali, fra cui la Bbc. Circa 1,14 milioni di persone sono nell’insicurezza alimentare. Di queste, si stima che 14.000 persone siano già in condizioni di “catastrofe” (livello 5 della scala IPC), e raddoppieranno a 28.000 per ottobre, in occasione della stagione antecedente al raccolto. Grave la situazione in particolare nel sud del Paese. Nella città di Amboasary Atsimo, dove circa il 75% della popolazione patisce la fame e 14.000 persone sono sull’orlo della carestia. Più a nord, la città di Betroka ha registrato il – 50% di precipitazioni rispetto alla media.
Negli ultimi anni la siccità ha raggiunto livelli mai toccati nei precedenti quarant’anni: ha devastato i campi delle comunità agricole del sud del Paese e ha costretto le famiglie a cercare insetti nel terreno per sopravvivere. Migliaia di persone infatti stanno già soffrendo livelli di fame definite catastrofiche. Il coordinatore residente delle Nazioni Unite Issa Sanogo ha di recente visitato la regione. Il Madagascar è soggetto a siccità a causa del fenomeno oceanico El Nino, ma un contesto del genere non è mai stato riscontrato. Il tasso di malnutrizione acuta globale (GAM) nei bambini al di sotto dei cinque anni è quasi raddoppiato nel corso degli ultimi quattro mesi e ha toccato quota 16,5%. Tra i distretti maggiormente colpiti c’è quello di Ambovombe, dove i tassi di GAM sono al 27%.
David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme – il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite – ha precisato che queste sono tutte condizioni determinate dall’emergenza climatica, non da conflitti: “Ho incontrato donne e bambini che erano vivi a malapena, avevano camminato ore per arrivare ai nostri centri di distribuzione di cibo. E loro erano quelli abbastanza in salute da farcela. Una dopo l’altra, le siccità in Madagascar hanno spinto le comunità sull’orlo della morte per fame. Le famiglie stanno soffrendo e le persone stanno già morendo a causa della fame. Qui non parliamo di guerra o conflitto, qui parliamo del cambiamento climatico. Questa è un’area del mondo che non ha minimamente contribuito al cambiamento climatico, eppure ora, sono loro a pagarne il prezzo più alto”, ha detto. “Sono mesi che le famiglie si cibano di fichi d’India, foglie e locuste. Non possiamo voltare le spalle alle persone che vivono qui mentre la siccità minaccia migliaia di vite innocenti. È ora il tempo di farsi avanti, agire e continuare a sostenere il governo malgascio nel trattenere l’onda del cambiamento climatico per salvare vite”. Il WFP ha bisogno di 78,6 milioni di dollari per fornire cibo salvavita durante la prossima stagione di magra al fine di evitare lo svolgersi sotto i nostri occhi di una tragedia prevenibile.
Ambiente & Veleni
Emergenza clima, Onu: “Madagascar rischia di subire la prima carestia dovuta all’aumento delle temperature”
Nel Paese, 1,14 milioni di persone patiscono la fame e 14.000 sono già in condizioni di “catastrofe”. David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme: "Questa è un’area del mondo che non ha minimamente contribuito al cambiamento climatico, eppure ora, sono loro a pagarne il prezzo più alto”
Il Magascar potrebbe andare incontro alla prima carestia dovuta al cambiamento climatico. Lo dice un report delle Nazioni Unite e lo riportano alcuni media internazionali, fra cui la Bbc. Circa 1,14 milioni di persone sono nell’insicurezza alimentare. Di queste, si stima che 14.000 persone siano già in condizioni di “catastrofe” (livello 5 della scala IPC), e raddoppieranno a 28.000 per ottobre, in occasione della stagione antecedente al raccolto. Grave la situazione in particolare nel sud del Paese. Nella città di Amboasary Atsimo, dove circa il 75% della popolazione patisce la fame e 14.000 persone sono sull’orlo della carestia. Più a nord, la città di Betroka ha registrato il – 50% di precipitazioni rispetto alla media.
Negli ultimi anni la siccità ha raggiunto livelli mai toccati nei precedenti quarant’anni: ha devastato i campi delle comunità agricole del sud del Paese e ha costretto le famiglie a cercare insetti nel terreno per sopravvivere. Migliaia di persone infatti stanno già soffrendo livelli di fame definite catastrofiche. Il coordinatore residente delle Nazioni Unite Issa Sanogo ha di recente visitato la regione. Il Madagascar è soggetto a siccità a causa del fenomeno oceanico El Nino, ma un contesto del genere non è mai stato riscontrato. Il tasso di malnutrizione acuta globale (GAM) nei bambini al di sotto dei cinque anni è quasi raddoppiato nel corso degli ultimi quattro mesi e ha toccato quota 16,5%. Tra i distretti maggiormente colpiti c’è quello di Ambovombe, dove i tassi di GAM sono al 27%.
David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme – il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite – ha precisato che queste sono tutte condizioni determinate dall’emergenza climatica, non da conflitti: “Ho incontrato donne e bambini che erano vivi a malapena, avevano camminato ore per arrivare ai nostri centri di distribuzione di cibo. E loro erano quelli abbastanza in salute da farcela. Una dopo l’altra, le siccità in Madagascar hanno spinto le comunità sull’orlo della morte per fame. Le famiglie stanno soffrendo e le persone stanno già morendo a causa della fame. Qui non parliamo di guerra o conflitto, qui parliamo del cambiamento climatico. Questa è un’area del mondo che non ha minimamente contribuito al cambiamento climatico, eppure ora, sono loro a pagarne il prezzo più alto”, ha detto. “Sono mesi che le famiglie si cibano di fichi d’India, foglie e locuste. Non possiamo voltare le spalle alle persone che vivono qui mentre la siccità minaccia migliaia di vite innocenti. È ora il tempo di farsi avanti, agire e continuare a sostenere il governo malgascio nel trattenere l’onda del cambiamento climatico per salvare vite”. Il WFP ha bisogno di 78,6 milioni di dollari per fornire cibo salvavita durante la prossima stagione di magra al fine di evitare lo svolgersi sotto i nostri occhi di una tragedia prevenibile.
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Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il condirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Palermo, 3 gen. (Adnkronos) - Una donna di Catania ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato, di buon mattino, dopo aver trovato accovacciato sul cofano della sua auto un uomo che non ha voluto sentire ragione di scendere dal mezzo per consentire alla proprietaria di andare a lavoro.
L’uomo, un 35enne di origine rumene, ha farfugliato alcune parole alla donna, rimanendo saldamente seduto sul cofano al punto tale che la signora, impaurita, ha messo in moto l’auto per cercare di farlo desistere e poi si è rivolta alla Sala Operativa della Questura di Catania che, prontamente, ha inviato due volanti in suo soccorso. Nel frattempo, viste le rimostranze dell’uomo, la donna ha cercato di portare l’auto, procedendo a passo d’uomo, nella vicina piazza Pietro Lupo. Qui, alla vista degli agenti della squadra Volanti, il 35enne rumeno è balzato giù dall’auto per afferrare una transenna e lanciarla contro il portone degli uffici di Polizia. I poliziotti hanno tentato più volte di bloccarlo nel tentativo di farlo ragionare, ma l’uomo ha più volte opposto una forte resistenza, sferrando un calcio contro una volante, danneggiandola.
Per questa sua condotta il 35enne è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e condanna definitiva, e, a seguito di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Lunedì 6 Gennaio alle ore 11 in via Nomentana 361, a Roma, il Partito radicale convoca una manifestazione a sostegno della liberazione di Cecilia Sala.
"Dopo aver manifestato per quasi due anni davanti all'ambasciata iraniana contro il regime oppressivo, violento e misogino degli Ayatollah nei confronti del suo popolo - si legge in una nota di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito radicale -, non possiamo rimanere inermi nei confronti di una nostra concittadina ostaggio di pericolosi criminali. Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Farnesina con il ministro Antonio Tajani ed è proprio in quest'ottica che intendiamo supportare il prezioso lavoro che si sta svolgendo in queste ore. L'appuntamento è lunedì 6 davanti all'ambasciata".
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - "La convocazione di un ambasciatore alla Farnesina è uno strumento molto importante e assai riconoscibile sul piano diplomatico per esercitare una pressione su uno Stato. C’è da dire che Tajani ha sempre utilizzato questo strumento con parsimonia, forse eccessiva, e dunque spesso con ritardo. Speriamo in futuro voglia essere più deciso, specie quando ci sono in gioco interessi vitali e che non si debba attendere, per esercitare questo passo, l’intervento delle opposizioni". Lo dice Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia viva.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - "I dati Istat del terzo trimestre 2024 tratteggiano i contorni di un’Italia economicamente vitale. Crescono il potere di acquisto delle famiglie e i consumi. Si tratta di un altro segnale dell’efficacia della linea messa in campo dal governo Meloni e che abbiamo voluto confermare anche con le misure inserite nell’ultima manovra". Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli.