“Sono Andrea Nicole, ho 29 anni. Vengo da Milano e negli ultimi dieci anni ho lavorato come commessa in un negozio di abbigliamento”, una presentazione nel pieno stile del programma. Per la prima volta nella storia di Uomini e Donne, il date show di Maria De Filippi che ogni pomeriggio incolla allo schermo tre milioni di telespettatori, siederà sul trono una donna che prima era un uomo. “Sono molto emozionata, è stata una giornata intensa”, aggiunge in esclusiva ai microfoni di FQMagazine per il FattoQuotidiano.it pochi minuti dopo la conclusione della prima registrazione.
Dal 13 settembre sarà a Uomini e Donne, perché partecipa?
“Per anni sono scappata dall’amore, mi sono sempre sentita inadatta, inferiore ad altre donne. Forse non abbastanza per la persona che era al mio fianco. Questo senso di impotenza rispetto alla mia inadeguatezza mi ha sempre fatta fuggire prima del dovuto, ho deciso di partecipare per sconfiggere le mie paure. Raccontando la mia storia capirò subito la reazione di chi ho di fronte.”
Come hanno reagito nelle sue precedenti relazioni?
“C’è stato chi accoglieva di buon grado, altri si sono dati alla fuga da un giorno all’altro. La mia è una storia importante, non giudico nessuno. So che può non essere facile stare al mio fianco.”
Quando ha iniziato a non sentirsi a suo agio nei panni di Andrea?
“In realtà ho sempre manifestato l’esigenza di appartenere al sesso femminile fin da piccola, mi ricordo che giocavo con mia cugina alle principesse con i vestiti della nonna. Negli anni a seguire ho dovuto nascondere questo bisogno, ho dovuto farlo per protezione. Alle scuole medie ho conosciuto la cattiveria, fino a quel momento la mia casa era una bolla. Ero la persona da prendere di mira, ho dovuto reprimere in pubblico quello che ero. Sapevo però cosa volevo essere, cosa volevo vedere allo specchio.”
Come ha vissuto la sua transizione?
“È stato il periodo più bello della mia vita, ho sempre avuto un aspetto che rispecchiava la mia femminilità con tratti molto morbidi. Quando ho iniziato la transizione ero contenta anche perché gli altri potevano vedere Andrea, questa volta come nome al femminile. In casa inizialmente camuffavo i cambiamenti.”
La sua famiglia come ha reagito?
“Per loro è stato uno shock, una reazione comprensibile. Quando tuo figlio a 15 anni ti dice di voler cambiare sesso subentra il trauma, all’epoca era un argomento non molto discusso. Ho lasciato loro il tempo di metabolizzare, informarsi, pensarci. A 18 anni ho iniziato ufficialmente il percorso e hanno visto come la mia vita, il mio umore stava cambiando. Si sono resi conto che era la scelta giusta per me.”
Sono felici della sua partecipazione a Uomini e Donne?
“Non hanno fatto i salti di gioia, siamo una famiglia molto riservata. Temono per me l’impatto di questa esposizione mediatica, le cattiverie che nessun genitore vorrebbe per il proprio figlio.”
Alcuni definiscono il suo trono transgender, in realtà la sua transizione c’è già stata.
“Ho visto titoloni secondo me errati. Transgender definisce una persona che è in fase di transizione, io ho completato il mio percorso otto anni fa. Da otto anni anche per la legge italiana sono una donna, sul mio documento c’è scritto sesso femminile. Trono transgender fa gola ma vanifica in qualche modo il mio percorso, non ho fatto questo percorso per essere definita tutta la vita transgender. Sarebbe come non riconoscere un traguardo che ho conquistato, non è stato facile e non ci è voluto poco.”
Ha aggiunto Nicole al suo nome ma ha scelto di tenere Andrea.
“Io sono sempre stata questa, non mi riconoscevo per quello che vedevo nello specchio e non per la persona che sono. Sono sempre stata io: Andrea sono io. Ed è il nome che ha scelto mio fratello quando mia madre era incinta.”
Quando ha incontrato Maria De Filippi cosa le ha detto?
“Per me la De Filippi era irraggiungibile, è stato strano ma molto piacevole. Mi sono sentita subito a casa, era stupita dal modo in cui racconto la mia storia, il più naturale possibile. È la mia vita, non mi piace nascondere nulla.”
La presenza delle telecamere potrebbe irrigidire i corteggiatori.
“All’inizio mi preoccupavo delle non chiamate per scendere dalle scale o dall’uscita dallo studio dopo il mio racconto. In fondo è anche un modo per vedere le reazioni delle persone, è in qualche modo una selezione naturale: se una persona non è interessata dopo aver ascoltato il mio racconto va via e si va avanti. Questo mi aiuta.”
La prima registrazione era un appuntamento al buio, com’è andata?
“Le reazioni non sono state così negative, è andata bene. Ho avuto modo di guardare i ragazzi presenti in studio, non ho notato occhi indiscreti. Voglio solo farmi conoscere.”
Teme critiche o, purtroppo il rischio esiste, attacchi omofobi?
“So che può accadere ma mi importa relativamente, non è nulla di diverso di quanto affrontato quando avevo dodici anni. Se sono sopravvissuta allora posso farlo anche adesso, ho sulle spalle maggiore esperienza. Sono una donna normale che sta affrontando un percorso come gli altri colleghi.”
La sua presenza ha suscitato reazioni anche politiche. Mentre il ddl Zan è bloccato in Parlamento il suo trono nel pomeriggio di Canale 5 finisce per essere un atto politico mediaticamente più efficace?
“Non so se lo sia, non faccio politica, non ho secondi fini. Penso però che la televisione possa favorire l’apertura della mente di molte persone che magari sono solo ‘impaurite’ da qualcosa che non conoscono. Questo sarebbe un passo avanti. Perché nascondere una fetta di umanità? Avevo seguito il trono gay esattamente come un altro trono, nulla di diverso. Una scelta intelligente.”
Che uomo cerca?
“Cerco un uomo comprensivo, intelligente, un uomo che sappia guardare oltre.”
Andrea Nicole cosa prevede per i prossimi mesi?
“Sarò felice se questo percorso dovesse concludersi positivamente. Se dovessi trovare quello per cui sono venuta qui: un uomo capace di accompagnarmi.”