Paolo Franzoso, caporeparto dei Vigili del Fuoco del comune ferrarese di Comacchio, è morto a 53 anni nell’ospedale di Trecenta a Rovigo, dove si trovava ricoverato per Covid-19. Il vigile del fuoco lavora da 15 anni nel distaccamento di Comacchio, di cui era diventato anche vicecapo dopo un periodo passato anche a Codigoro, sempre nel Ferrarese. Da anni Franzoso era anche segretario provinciale del sindacato autonomo Conapo, attivo nel campo dei diritti e delle condizioni lavorative per i pompieri. Nato ad Adria, Franzoso viveva assieme alla propria famiglia nella piccola frazione di Ca’ Cappellino di Porto Viro in provincia di Rovigo.

“Paolo si era ammalato da alcuni giorni – dice lo zio Ercoliano Franzoso – e si è improvvisamente aggravato a causa del virus. Non aveva ancora preso una decisione rispetto alla vaccinazione“. E ricorda la passione del pompiere per il suo lavoro: “Indossava la divisa con orgoglio e passione, l’aveva cucita addosso“. Insieme allo zio, sono tanti a ricordare Franzoso per il suo impegno e la dedizione dedicati all’attività di pompiere: “È sempre stato in prima linea, dal terremoto all‘alluvione che ha colpito il Modenese“, commentano dal distaccamento di Comacchio, “ci mancherà sia professionalmente che umanamente”. “Da sempre è stato parte attiva e presente in tutte le più importanti iniziative sindacali” dice invece il segretario generale aggiunto del Conapo, Marco Piergallini, “lo ricordiamo con profondo affetto”.

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