"Ho pensato seriamente che non avrei più rivisto mia figlia, ho temuto per la sua sorte: ho vissuto lo sconforto, la pena, l’angoscia dell’attimo in cui senti che te ne stai andando. È stato terribile”, ha raccontato la showgirl al settimanale Oggi. Non era la prima volta, era capitato con la malattia e dopo la morte del suo ex marito Riccardo Schicchi
“Credevo di morire”, inizia così al settimanale Oggi il racconto di Eva Henger, l’attrice è finita nei giorni scorsi all’Ospedale Sandro Pertini di Roma in codice rosso. Un malore dovuto agli attacchi di panico: “Ho pensato seriamente che non avrei più rivisto mia figlia, ho temuto per la sua sorte: ho vissuto lo sconforto, la pena, l’angoscia dell’attimo in cui senti che te ne stai andando. È stato terribile”.
Non era la prima volta, era capitato con la malattia e dopo la morte del suo ex marito Riccardo Schicchi: “Da lì in poi ho cominciato a fare fatica: mi venivano questi attacchi ma poi riuscivo a farli passare controllando l’ansia e tenendo a bada i sintomi. Mi avevano spiegato che tutto era partito da quel trauma, dall’aver visto la chiusura della bara: la mente umana non accetta la fine, la morte. Da allora soffro di claustrofobia”, ha aggiunto al settimanale diretto da Umberto Brindani.
Così l’ultimo attacco di panico dopo un evento traumatico, la morte improvvisa del suo autista Janosh: “Eravamo in macchina, i soccorsi sono arrivati tardi ed è morto tra le mie braccia. È stato terribile: sono molto sensibile, appena chiudevo gli occhi rivedevo la scena, sentendomi impotente.” Al ritorno in Italia, all’Ikea ha avvertito un malore: “A un certo punto ho iniziato a sentire il cuore battere, soffro di extra-sistole, poi comincio ad avere un dolore fortissimo al petto e ad avere difficoltà di respiro. (…) Ero convinta di morire, le mani mi si sono addormentate, poi le gambe, a quel punto mio marito mi ha portata in ospedale”.
Con lei sua figlia Jennifer di dodici anni (“piangeva a dirotto”) ma non sua figlia Mercedesz: “Purtroppo non c’è rapporto. Non mi ha cercato. Ma io ci sono sempre e ci sarò sempre per lei. È mia figlia, se avesse bisogno di me sa dove trovarmi. Sicuramente questa situazione che ho con lei mi crea ansia, mi fa star male, mentirei se non lo riconoscessi. (…) Mi dispiace per la nostra rottura. Le cose che ho detto su Lucas (Peracchi, ex compagno di suo figlia, ndr), io le ho sentite da lei. Forse ho sbagliato a renderle pubbliche e di questo mi scuso”, ha concluso.