A giugno 2021 il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali torna ad aumentare, registrando incremento del 3,1%. Lo dicono i rilevamenti dell’Istat, che evidenziano un periodo positivo per le industrie italiane dopo il calo di un punto percentuale segnalato a maggio 2021. La crescita è stata favorita soprattutto dalla spinta registrata dal mercato estero (+4,7%), il massimo dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). Più moderato l’incremento che riguarda il mercato interno (2,1%). Nel secondo trimestre del 2021, l’indice complessivo evidenzia così un aumento del 5,2% rispetto ai tre mesi precedenti (+5,5% sul mercato interno e +4,8% su quello estero). E nel confronto annuo, corretto per gli effetti del calendario – i giorni lavorativi sono stati 21 come a giugno 2020 – il fatturato totale cresce del 28,4% (+30,2% sul mercato estero e +27,5% sul mercato interno), assestando il valore annuale del fatturato italiano a una stima di 50 miliardi nel 2021.
Per quanto riguarda invece i raggruppamenti principali delle industrie, continua l’Istat, il trend positivo coinvolge tutti i principali settori, soprattutto quelli dell’energia (+6,0%) e dei beni intermedi (+5,0%). I beni di consumo registrano un incremento di fatturato del 2,6%, +0,3% dai beni strumentali. Rispetto a giugno 2020, sempre tenendo conto degli effetti del calendario, mentre gli stessi settori registrano marcati incrementi tendenziali – +54,3% l’energia, +35,4% i beni intermedi, +31,0% i beni strumentali e +14,1% i beni di consumo (+26,4% i beni non durevoli e +11,6% quelli durevoli) – l’unica industria del manifatturiero che non ha visto incrementare i propri guadagni è l’industria farmaceutica, con una variazione praticamente nulla (-0,1%), conclude l’Istat.
“Con l’avanzare della campagna di vaccinazione, la riapertura delle attività di ristorazione e le vacanze cresce la domanda di Made in Italy a tavola in Italia e nel mondo”, ha commentato Coldiretti, sottolineando il “balzo” dell’11,6% del fatturato che riguarda il settore alimentare italiano. L’analisi di Coldiretti evidenzia come tra i principali consumatori dei prodotti italiani, nel primo semestre del 2021, siano la Cina – con un incremento della domanda del +57,7% -, gli Stati Uniti (+18,4%), la Russia (domanda cresciuta del 16,5%) e Germania e Francia (rispettivamente +6,8% e +6,7%).