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L’intelligence Usa è stupida: tre cose da non fare quando fai guerra ai talebani

La guerra è una brutta cosa che sarebbe meglio non fare.

Ho scritto parecchi post sul perché ci siamo opposti con tutti i mezzi pacifici a nostra disposizione contro l’invasione scellerata dell’Afghanistan. Ma se proprio uno arriva a far la guerra dovrebbe cercare almeno di farla bene. Gli Usa e la Gran Bretagna hanno invece brillato per la loro incapacità di capire cosa non dovevano assolutamente fare.

Il primo terribile errore sono stati i bombardamenti condotti senza preoccuparsi del numero di civili uccisi. Se vuoi che un popolo ti sostenga devi capire che se a uno gli stermini la famiglia è più probabile che sviluppi simpatie per i talebani o chiunque altro gli prometta vendetta.

Aggiungo che non è il massimo per guadagnarsi il sostegno popolare l’uso di proiettili all’uranio impoverito, che hanno contaminato interi territori provocando tumori (anche tra i soldati della coalizione, molti dei quali italiani).

È poi stato veramente orribile e stupido l’uso per vent’anni dei bombardamenti mirati realizzati con droni armati di missili e teleguidati da militari che se ne stavano seduti di fronte a una bibita ghiacciata in una base negli Stati Uniti.

Il tasso di errore di questi attacchi “mirati” ha portato all’uccisione di migliaia di civili. In particolare per vent’anni sono diventati bersagli militari prioritari feste di matrimonio e funerali. Questo a causa del fatto che gli afgani in queste occasioni hanno l’abitudine di sparare in aria. Parliamo di una nazione infestata da bande di briganti, grazie alle guerre in corso ormai da 40 anni, dove è quindi normale possedere almeno un fucile, a prescindere dal fatto di essere talebani o governativi, onesti o malavitosi. Il militare davanti al computer vedeva che qualcuno sparava e schiacciava il tasto che ordinava al drone di far partire un bel missile. E quando a un matrimonio ammazzano la sposa e al successivo funerale ammazzano anche lo sposo, può capitare che si diffonda il nervosismo.

Un’altra stupidata colossale, antico vizio della Cia, è stata quella di scegliere di appoggiare non quelli che erano potenzialmente i migliori amministratori, ma quelli che apparivano agli occhi dell’intelligence Usa i governanti che sarebbero stati più fedeli agli invasori, senza preoccuparsi di quanto criminali, ladri e corrotti fossero. Per gli Usa è una tradizione ormai antica… Lo sbarco in Sicilia fu realizzato con accordi con la mafia e più della metà dei sindaci nominati dopo la liberazione erano capibastone.

In Afghanistan la situazione è stata peggiore perché il reclutamento di tribù disposte a sostenere il governo dei liberatori è passato per accordi con signori della guerra locali, che sono come i mafiosi ma hanno lanciarazzi e mortai e milizie private di tagliagole che fanno pagare il pizzo agli imprenditori e il dazio a chi attraversa il loro territorio.

Il livello di corruzione e di criminalità organizzata in vent’anni è cresciuto in modo spaventoso proprio grazie a questa scelta scellerata. E questo fatto ha impedito che i pochi aiuti economici all’Afghanistan andassero a lenire le sofferenze del popolo e finissero per essere rubati da una classe di politici e amministratori più voraci dei piranha. Non si è fatto nulla per migliorare la situazione sanitaria, economica, culturale e imprenditoriale del paese.

È evidente che le nazioni ricche riunite nella coalizione dei liberatori sono riuscite a fare meno di quanto hanno potuto Onlus di volontari come Emergency e Médecins Sans Frontières. Cioè, una vergogna! Ma la ciliegina sulla torta sono state le torture, ammannite senza avarizia dai servizi segreti ancora convinti che siano un buon sistema. E questo nonostante ci siano parecchi studi di strategia di intelligence che dimostrano che la tortura non conviene, oltre a essere orrenda e disumana. I torturati tendono a dirti tutto quel che vuoi sentire per fermare il dolore. E se non sanno niente inventano. E poi se riescono a sopravvivere e tornare a casa, pensa un po’, raccontano quel che gli hai fatto. E c’è chi si incazza.

E il capolavoro è stata la modalità con la quali queste torture sono state fatte. Costringere un prigioniero a pisciare sul Corano, oppure fotografarlo a 4 zampe, dopo avergli messo addosso un grosso cane (impuro per i musulmani) è una cosa che a quel popolo fa veramente girare le palle.
Abbiamo visto le foto di queste torture sadiche e venate di simbolismi umilianti… Che effetto possono aver avuto sugli afgani?

Possiamo dire quel che vogliamo contro Mao Tze Tung, ma lui comunque aveva capito come si fa a praticare la guerra trovando sostegno nel popolo. L’Armata Rossa sbaragliò governativi e giapponesi proprio perché si distinse nel rispetto verso i civili. Il cibo lo pagavano. I soldati comunisti venivano fucilati immediatamente se toccavano una donna o rubavano. E anche nei momenti più terribili della Lunga Marcia, Chu Te, il massimo generale, teneva lezioni alle donne, nei villaggi, sull’uso delle erbe selvatiche come alimento o come medicine. Inoltre si puntava molto sulla crescita culturale dei soldati. Mentre marciavano, inseguiti da forze soverchianti, cantavano canzoni che erano scritte sulla schiena del soldato davanti a loro.

Partirono in 130mila e dopo 1.200 chilometri di marcia erano restati in 20 mila. Ma sapevano tutti leggere e scrivere. E mentre erano asserragliati nelle grotte sulle montagne seguivano corsi di storia, politica, letteratura, agricoltura e tecnologia: si preparavano a costruire la Nuova Cina. E i soldati avevano il dovere di discutere pubblicamente le scelte degli ufficiali e criticarli: in questo modo si sviluppa lo spirito di corpo e si educano anche gli ufficiali.

Sicuramente la formazione dell’esercito regolare afgano non è stata improntata sulla crescita culturale e sulla condivisione di un sogno. E gli eserciti senza sogni scompaiono in un solo giorno come è successo all’armata dei marines afgani. Forse c’erano sergenti dei marines che urlavano nelle orecchie delle reclute: “Brutto sacco di merda, io ti metto sotto. Ti farò un culo così. Qui tu non riderai, tu non piangerai… Qui si riga dritto e basta! Ti faccio vedere io! Alzati in piedi, tirati su. Datti subito una regolata, amico mio. Se no, io ti svito il cranio e ti cago in gola!!!” (dal film Full Metal Jacket).

Qualcuno ha detto: “La guerra è una cosa troppo seria per farla fare ai generali!”. Sicuramente è una cosa troppo seria per farla fare ai generali americani.