Stava facendo un pic-nic in mezzo alla natura, sulle montagne delle Serre calabresi, quando è stata assalita e uccisa da una quindicina di cani-pastore spuntati all’improvviso dal bosco. È successo a Simona Cavallaro, una ragazza di 20 anni, a Satriano, in provincia di Catanzaro. La vittima, residente a Soverato, si trovava insieme a un amico quando i due hanno visto avvicinarsi un gregge di pecore seguite da una decina di pastori maremmani. Di fronte all’attacco degli animali, lui è riuscito a salvarsi fuggendo, mentre per lei non c’è stato scampo. I due giovani si trovavano nella zona per eseguire un sopralluogo in occasione di una scampagnata nella zona del Monte Fiorino, organizzata per il giorno successivo. Alla vista dei cani il giovane si è subito impaurito – allontanandosi e nascondendosi dietro un gazebo – mentre lei si è avvicinata per giocare con loro.
Dopo poco, però, si è accorta che i cani erano pericolosi, e quando ha provato a fuggire è stata azzannata dal branco. L’amico ha subito chiamato i soccorsi, che però hanno impiegato parecchio tempo per raggiungere la zona impervia. I primi ad arrivare sono stati i vigili urbani di Satriano che hanno dovuto sparare alcuni colpi di pistola in aria per allontanare i cani, che si stavano avventando anche su di loro. Il proprietario del gregge è stato individuato dai Carabinieri della Compagnia di Soverato e del Nucleo investigativo di Catanzaro: è indagato con l’ipotesi di omicidio colposo. La decisione è stata presa anche a sua garanzia, per permettergli di di nominare un proprio perito in vista dell’autopsia disposta dal pm della Procura di Catanzaro Irene Crea.
Le forze dell’ordine hanno definito i cani “molto aggressivi” e li stanno ancora rintracciando. Finora ne sono stati trovati solo due, ancora sporchi del sangue della vittima. Sono anche in corso accertamenti per verificare se il gregge stesse pascolando in aree consentite o meno.