Laura Ziliani forse è stata avvelenata con una tisana. Spunta anche questa pista sul caso dell’avvocatessa trovata morta nel Bresciano, come si legge sui media locali. Le forze dell’ordine di Breno stanno svolgendo alcuni interrogatori per fare chiarezza: la donna, secondo le ricostruzioni, un mese e mezzo prima della scomparsa ha bevuto un infuso che le ha provocato un sonno profondo per 36 ore. Lo aveva dichiarato lei stessa, si legge sul quotidiano locale. Sono state avviate alcune verifiche nella Rsa di Ponte di Legno. Qui lavorava una delle tre figlie, la maggiore, come fisioterapista. Stando a quanto riporta Il Giorno, il 7 maggio è stato il suo ultimo giorno e poche ore dopo Ziliani è scomparsa nel nulla. Sul caso, per il momento, ci sono tre iscritti nel registro degli indagati: la figlia maggiore, la minore e il fidanzato della più grande.
Cronaca
Laura Ziliani, spunta l’ipotesi avvelenamento con una tisana. Avviate verifiche nella Rsa dove lavorava la figlia
Secondo quanto riportato da Il Giorno, la donna ha bevuto un infuso che le ha indotto un sonno profondo per 36 ore
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