Monster Hunter Stories2: Wings of Ruin si discosta dal concept dei giochi della serie principale: ci troviamo davanti a un titolo che narra la storia di un villaggio dove gli abitanti convivono con i giganteschi mostri dei titoli Capcom, non cacciatori dunque ma cavalieri di imponenti creature. Il protagonista si troverà sua malgrado coinvolto nelle indagini sulla sparizione dei Rathalos di tutto il mondo – i mostri simbolo del franchise – in un avventura che si spoglia dei combattimenti adrenalinici per fare spazio ad un anima più votata al gioco di ruolo, con combattimenti a turni affiancati ai mostri allevati con tanta dedizione.

Proseguendo con la storia il sistema di gioco si stratifica, permettendo combinazione di attacchi tra il nostro personaggio ed i suoi mostri, vedendo sbloccate nuove aree da esplorare e una marcata sezione di miglioramento per armature e armi. Se dovessimo fare un paragone con un altro gioco presente nella libreria di Switch potremmo dire che Wings of Ruin ha molti punti in comune con Pokémon, diventando una validissima alternativa proprio a quest’ultimo.

Graficamente Wings of Ruin sulla console di Nintendo si attesta con un comparto grafico medio, colpito troppo spesso da un aliasing che ci ricorda le origini di questa saga, nata su cellulare. Al contrario, per ovvi motivi, la versione PC non soffre degli stessi problemi e regala indubbiamente un esperienza un po’ più godibile rispetto a quella per Switch.

Nonostante ciò, Wings of Ruin è sicuramente un titolo divertente e diverso dal solito, ideale soprattutto per chi sta cercando un’alternativa ai mostri collezionabili più famosi della grande N.

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