Due giovani spettatori di 21 e 35 anni sono morti sabato mattina in un incidente durante il 41esimo Rally dell’Appennino reggiano, gara valida per la International Rally Cup 2021. È successo intorno alle 10 del 28 agosto in località Riverzana, territorio comunale tra San Polo d’Enza e Canossa in provincia di Reggio Emilia, durante la seconda prova speciale “Matilde di Canossa”.

Secondo una prima ricostruzione della dinamica, l’incidente è avvenuto lungo un rettilineo dove l’equipaggio a bordo della Peugeot 208, numero 42 in gara, e formato da Claudio Gubertini e Alberto Ialungo ha perso il controllo del mezzo uscendo dal circuito. A causa della forte velocità e di un terrapieno che ha fatto da rampa, la macchina si è staccata dal suolo ed è precipitata su una vicina collinetta dove si trovavano i due giovani, Davide Rabotti, 21 anni, e Cristian Poggioli, 35 anni, originari rispettivamente di Reggio Emilia e Lama Mocogno in provincia di Modena. Poggioli, a quanto si apprende, era anche amico di uno dei due piloti. Entrambi gli spettatori sono morti sul colpo. Inutile l’intervento dei soccorsi e dell’elisoccorso, giunti tempestivamente sul luogo dell’incidente, mentre i due componenti l’equipaggio sono rimasti illesi.

Una “corsa impazzita”, ha spiegato il direttore di gara Simone Bettati, in cui la macchina si era ritrovata “sopra un terrapieno di sei metri, distante più di 50 metri da punto di uscita della sede stradale”, travolgendo così i due spettatori. La gara è stata sospesa e sulla vicenda è stata aperta un inchiesta. Nel punto in cui sono stati travolti i due giovani “non c’erano barriere”, dice il sindaco di San Polo d’Enza Franco Palù all’Ansa, specificando che quello avvenuto nella mattina è avvenuto in una parte del tracciato “che di per sé non era pericolosissima”. “Che io sappia lì c’erano solo due ragazzi e non altre persone”, conclude Palù. Intanto, i carabinieri che indagano sull’episodio hanno sequestrato il video girato da una delle telecamere a bordo della Peugeot coinvolta.

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