Ponte sullo Stretto? Ma se neanche garantiamo tempi ragionevoli sulla linea Palermo-Messina!
Non so quanto il Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini gradirebbe passare alla storia come “l’uomo del Ponte”, dopo una vita spesa per la decarbonizzazione.
Parliamo ovviamente del Ponte sullo Stretto di Messina, sul quale il Ministro ha premuto l’acceleratore fissando una road map a dir poco stringente: studio di fattibilità tecnica ed economica entro la primavera 2022, dibattito pubblico e individuazione delle risorse già nella Legge di Stabilità 2023. Lo ha fatto in una sede ufficiale, davanti alle Commissioni Ambiente e trasporti della Camera, precisando però che non si tratta di una posizione personale ma “del Governo, perché è stata discussa con il Presidente del Consiglio e i ministri competenti”.
Una postilla che può essere variamente interpretata, ma che forse si può anche tradurre così: “Avrei volentieri posticipato la questione, tanto più che l’opera non rientra nel Pnrr e anzi ci allontana dagli obiettivi europei sui gas serra, il debito pubblico ha inanellato un altro record (+10% nell’ultimo anno) e forse non è il caso di stanziare decine di miliardi su un’infrastruttura che non si ripagherà mai e in una delle peggiori zone sismiche d’Europa”. O forse no, ma che il partito del cemento abbia più di una sponda in questo governo non è un mistero.
In realtà il peccato originale risale al Gruppo di lavoro creato dal governo Conte 2, con l’arduo compito di valutare “soluzioni alternative per il sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina” e sfociato in un documento di 157 pagine pubblicato nel maggio scorso. Senza mettere in dubbio la validità del lavoro e la competenza dei 16 super esperti nominati dal ministero, riesce difficile trovare un collegamento tra svolgimento e conclusioni, soprattutto laddove si afferma che esistono “profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile”.
Com’è ovvio nel documento mancanoprogetti, piani economico-finanziari, analisi costi-benefici, vere comparazioni e stime di spesa. Anzi, fa notare la relazione, “le ipotesi individuate non tengono conto degli aspetti tecnici, geologici, marini di interferenza con il territorio e il paesaggio naturale che dovranno essere considerate nei successivi sviluppi progettuali come vincoli e come elementi abilitanti e del paesaggio e che potranno influire nel confronto delle alternative progettuali”. E non poteva essere diversamente. Ma tolte le specifiche tecniche, economiche e ambientali non resta granché nel documento, certo non abbastanza per conclusioni di quel tenore.
In particolare inquieta il linguaggio un po’ sbrigativo sugli aspetti geologici. Possiamo anche trascurare l’impatto sulle migrazioni dell’avifauna, sulla popolazione marina, sul paesaggio e sull’intero ecosistema, ma non certo il rischio sismico. Basterebbe leggere il recente studio della dott.ssa Alina Polonia (Cnr-Ismar, 2020) per accantonare in fretta l’idea del Ponte, almeno fino a quando non ci saranno dati contrari sufficientemente precisi e dettagliati.
Ricordiamo che l’unico progetto esistente è quello a campata unica, bocciato nel 2013 in sede di valutazione ambientale. L’altro, quello a più campate, è tutto da inventare. Ogni altra ipotesi, incluso il potenziamento dell’attraverso mobile, è stato scartato.
Sui dati di traffico la questione è controversa. Ma è un fatto che il grosso del trasporto merci tra Sicilia e la penisola avviene via mare soprattutto con i porti della Campania e non si capisce perché dovremmo trasferirli su strada o treno, inquinando di più, mentre i passeggeri sulle lunghe percorrenze scelgono (e continueranno a scegliere) l’aereo, di gran lunga più economico.
Ne consegue che un eventuale ponte non si ripagherebbe e su questo, va detto, la relazione è onesta suggerendo che l’opera sia interamente a carico dello Stato. Senza fare stime di costo (dieci anni fa si parlava di 8,5 miliardi per la soluzione a campata unica) il documento snocciola cifre sull’incremento di Pil nelle aree beneficiate dall’alta velocità, dando per scontata la proprietà transitiva, come se bastasse risparmiare 50 minuti di traversamento per rimediare a decenni di incuria sui due versanti. La maggior parte della rete ferroviaria di Calabria e Sicilia è ancora e binario unico e in buona parte non elettrificata, i tempi di percorrenza su alcune tratte ci riportano all’epoca dei cavalli e non è nemmeno il caso di parlare dei collegamenti tra Calabria, Basilicata e Puglia.
Potremmo fare un elenco interminabile di opere inutili o mai realizzate, di soldi (tanti) spariti nel nulla o finiti su conti privati, di servizi essenziali – trasporti inclusi – inesistenti. Eppure ancora oggi non esiste un vero piano dei trasporti per il Mezzogiorno, una visione d’insieme, una strategia a lungo termine e nemmeno una discussione seria e approfondita sulle urgenze per il Sud. E che dire degli acquedotti colabrodo e degli edifici scolastici fatiscenti? Il gioco delle priorità è fin troppo facile e mi fermo qui. Ma il vizio tutto italiano di estrarre dal cappello la solita costosissima grande opera nei momenti difficili del paese comincia a diventare snervante. Ci aspetteremmo dal Ministro almeno la stessa sollecitudine sui problemi veri, con tanto di road map, tempistiche, risorse e uomini.
Probabilmente ha ragione Sergio Rizzo quando dice che dovremmo ammettere di non essere in grado di realizzare un’opera come il Ponte sullo Stretto, dopo 50 anni di discussioni e soldi buttati. Ma il guaio è che non riusciamo nemmeno a garantire tempi ragionevoli sulla linea Palermo-Messina.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - Gli ostaggi israeliani Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert sono stati trasferiti alla Croce Rossa Internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - "In Italia sono sempre più giovani medici attratti dalla ginecologia oncologica: questa specializzazione conta bravi chirurghi intorno ai 45 anni, in Italia sono circa 50, tra cui molte donne. E loro saranno tra i protagonisti domani del simposio 'Innovation in Gyn Onc', appuntamento voluto dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia all’interno di Esgo", European Gynaecological Oncology Congress, in corso fino a domenica a Roma (Hotel dei Congressi all’Eur). Così all’Adnkronos Salute Vito Trojano, presidente di Sigo alla vigilia del meeting all’interno del Congresso Esgo 2025, un'esperienza formativa con oltre 50 sessioni scientifiche che in questa tre giorni di lavori presentano gli ultimi sviluppi medici e scientifici nella ricerca, nel trattamento e nella cura dei tumori ginecologici, tenuti da esperti di fama mondiale.
"Sarà una giornata molto importante perché non solo è un connubio fra la Società europea di ginecologia oncologica e la Sigo – spiega Trojano – ma perché dedicata alle nuove generazioni. Obiettivo: poter fare in modo che la Ginecologia oncologica sia sempre più attrattiva e di interesse per i giovani che aspirano a fare i medici".
Tra i temi al centro del simposio, nuove proposte per la vaccinazione e lo screening del cancro cervicale, prevenzione del cancro ovarico oltre la chirurgia, medicina di precisione in oncologia ginecologica, novità dalla biopsia liquida, algoritmi terapeutici nel carcinoma ovarico di prima linea, efficacia e sopravvivenza a lungo termine con gli inibitori di Parp. E ancora: la salute digitale in oncologia ginecologica, telechirurgia, telesonografia, teleconsulenza e Hipec (chemioterapia ipertermica intraperitoneale) in oncologia ginecologica. "Ampio spazio sarà dato ovviamente alle nuove terapie mediche, alle tecniche chirurgiche e all’Intelligenza artificiale con cui i futuri chirurghi si addestrano e si formano", conclude Trojano.
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - A Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, verranno rilasciati tre ostaggi (Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert) rapiti il 7 ottobre, anziché quattro come si pensava in precedenza. Il quarto ostaggio, Hisham al-Sayed, rapito nel 2015, verrà liberato in un altro luogo e senza una cerimonia pubblica. I veicoli della Croce Rossa sono presenti a Nuseirat, ma sembra che ci potrebbe essere ritardo nella consegna.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - Ansia e depressione, nei pazienti con cancro, peggiorano la risposta alle cure e riducono la sopravvivenza. Lo evidenziano i risultati di uno studio (Stress Lung) pubblicato su 'Nature Medicine' e condotto su 227 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato e trattati in prima linea con farmaci immunoterapici. A 2 anni, solo il 46% dei pazienti con distress emozionale, in particolare ansia e depressione, era vivo rispetto al 65% delle persone colpite dal carcinoma polmonare, ma senza segni di disagio psicologico. In Italia lo psicologo dedicato all'oncologia è presente, sulla carta, in circa la metà dei centri, in realtà solo il 20% delle strutture dispone di professionisti formati per affrontare il disagio mentale determinato dal cancro. Per contribuire a colmare questa lacuna nasce 'In buona salute', la prima piattaforma online di psiconcologia in Italia (inbuonasalute.eu), presentata ieri a Milano, in un incontro con la stampa. Si tratta di un luogo sicuro, accessibile e altamente professionale - riporta una nota - dove pazienti, caregiver e operatori sanitari possono ricevere un aiuto qualificato, senza limiti di tempo o spazio.
"Si stima che più del 50% dei pazienti oncologici sviluppi livelli significativi di distress emozionale che hanno un impatto negativo sulla qualità di vita, sull'adesione ai trattamenti e, quindi, sulla sopravvivenza - spiega Gabriella Pravettoni, responsabile scientifico di 'In buona salute', direttrice della divisione di Psiconcologia dell'Istituto europeo di oncologia e professoressa di Psicologia delle decisioni all'Università degli Studi di Milano - Il sostegno psiconcologico è fondamentale prima, durante e dopo le cure. Sono contenta che ci siano iniziative di questo genere dove si possa offrire un supporto concreto e personalizzato a chi affronta il tumore, attraverso un percorso di cura psicologica mirato e focalizzato al miglioramento del benessere mentale durante ogni fase della malattia".
Dopo aver completato un questionario online, la piattaforma suggerisce lo specialista più in linea con le necessità di ogni persona. E' infatti disponibile un team di psiconcologi certificati, impegnati a fornire un aiuto prezioso a pazienti, caregiver e operatori sanitari. Nella piattaforma è possibile trovare risorse, supporto emotivo e informazioni affidabili. E' consigliato un ciclo di 10 sedute online di 50 minuti.
"Troppo spesso i risvolti psicologici di una diagnosi di cancro sono lasciati in seconda linea, rispetto ai bisogni strettamente clinici - continua Pravettoni - Vanno considerate le difficoltà dei medici a discutere di questi argomenti durante la visita, anche per mancanza di tempo, e la riluttanza dei pazienti a confidarli, talvolta per lo stigma ancora associato ai problemi legati alla salute mentale. Anche quando i problemi psicologici vengono riconosciuti, non è facile gestirli nella pratica clinica. Non esiste, infatti, un modello di valutazione e intervento adatto a tutte le circostanze. Anche il supporto psiconcologico deve adeguarsi e rispondere ai bisogni dei pazienti, adottando tutti gli strumenti utili, incluse le sedute online".
Nel 2024, nel nostro Paese, sono stati stimati 390.100 nuovi casi di tumore. Grazie ai programmi di screening e ai progressi nelle terapie, aumenta il numero di persone che vivono dopo la diagnosi: nel 2024 erano circa 3,7 milioni. "La cura a 360 gradi di questi cittadini deve implicare una maggiore attenzione alle conseguenze psicologiche della malattia - afferma Lucia Del Mastro, professore ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell'Irccs Ospedale policlinico San Martino, Università di Genova - Il distress emozionale nelle persone colpite dal cancro è una condizione frequente, che ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza. I pazienti oncologici con sintomi depressivi mostrano, inoltre, una minor aderenza ai protocolli terapeutici. Uno studio retrospettivo ha indagato il grado di accettazione della chemioterapia adiuvante in donne con carcinoma della mammella: tra le pazienti con depressione che non hanno richiesto aiuto psicologico, solo il 51% ha accettato di sottoporsi alla chemioterapia. L'associazione tra sintomi depressivi e riduzione della sopravvivenza può essere dovuta non solo alla mancata aderenza terapeutica, ma anche alla risposta allo stress cronico e ai meccanismi immunitari implicati".
Per garantire "servizi adeguati di psiconcologia - prosegue Del Mastro - serve non solo un potenziamento delle risorse, ma anche riconoscere il ruolo dello psiconcologo all'interno del team multidisciplinare. Inoltre, i pazienti devono essere informati di più e meglio sull'opportunità di beneficiare di questi servizi. Ad esempio, la norma che ha istituito in Italia le Breast unit ha stabilito che, all'interno dei team multidisciplinari, siano inclusi gli psiconcologi, ma troppo spesso nei centri di senologia mancano professionisti strutturati, sostituiti da figure che lavorano con contratti precari. Ecco perché sono importanti progetti come 'In buona salute', che possono rispondere alle esigenze di supporto emotivo dei pazienti. Va considerata anche la facilità di accesso al servizio online, perché non è necessario spostarsi per accedere alle strutture, vantaggio importante soprattutto quando si tratta di pazienti fragili in trattamento".
Aggiunge Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia: "Già dalla diagnosi la donna si trova a affrontare una serie di problematiche che afferiscono all'ambito psicologico. Stress, disturbi d'ansia, depressione, immagine corporea alterata, difficoltà nella sfera emotiva, familiare e di coppia, sono le più comuni di un elenco purtroppo molto lungo. Grazie anche all'aiuto dello psiconcologo, è possibile per la paziente sviluppare una capacità di adattamento e di autogestione di fronte alla malattia, arrivare cioè a quello stato di resilienza necessario a superare le difficoltà nel percorso di cura. Lo psiconcologo dovrebbe essere presente, insieme all'oncologo medico, fin dall'inizio, ad ogni colloquio, anche se siamo ben consapevoli della carenza di personale dedicato e della precarietà degli incarichi".
"Mentre ci impegniamo con forza affinché questi limiti vengano superati e si rispettino le linee guida europee che prevedono la presenza dello psiconcologo in tutte le Breast Unit, accogliamo con favore la disponibilità di una piattaforma online con figure specializzate - conclude - a cui pazienti e familiari possano rivolgersi con la certezza di trovare un supporto qualificato".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sono vicino all’amico Mario Occhiuto con tutti i senatori di Forza Italia in questo momento di immenso dolore per la scomparsa del figlio". Lo scrive sul suo profilo X il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri per la morte di Francesco Occhiuto, figlio 30enne del senatore ed ex sindaco di Cosenza.
"Gli siamo vicini nella preghiera e con la fraterna amicizia, che gli testimoniamo per essergli accanto in un momento drammatico per lui e per la sua famiglia. Che abbracciamo tutta, con un pensiero a Roberto", conclude.
Mosca, 22 feb. (Adnkronos) - Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto entro le prossime due settimane. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia di stampa statale Ria, aggiungendo che l'incontro avrà luogo in un paese terzo.
Reggio Emilia, 22 feb. - (Adnkronos) - Residui di amianto e carni in stato di decomposizione. E' cresciuta la preoccupazione dei cittadini di Reggio Emilia nei dieci giorni trascorsi dalla mattina dell’11 febbraio, quando si sono svegliati osservando una nube di fumo in cielo causata dall’incendio dello stabilimento della multinazionale Inalca, tra i leader internazionali per la lavorazione di carni fresche.
Nelle ultime ore, in seguito al parziale dissequestro dell’area, il sindaco reggiano Marco Massari ha quindi emanato un’ordinanza di bonificaper la presenza di residui di amianto e carni in stato di decomposizione negli spazi dove si era sviluppato l’incendio (VIDEO).
L’ordinanza si fonda sul referto del Dipartimento di Sanità ed Igiene pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, da cui emerge che “l’area scoperta dell’impianto identificata come area cortiliva, contenuta nel perimetro esterno del complesso e non sottoposta a sequestro giudiziario, risulta interessata da frammenti di cemento amianto ed è necessario adottare misure precauzionali atte ad impedire la dispersione di fibre attraverso la raccolta ad umido o con aspiratori a filtro assoluto”.
Inoltre, dallo stesso referto emerge che diversi alimenti di varia origine - tra cui consistenti quantità di provenienza animale, stoccati nel magazzino della ditta Quanta Stock&Go, anch’esso parzialmente coinvolto nell'incendio - stanno subendo un “normale processo di putrefazione che determina la necessità di provvedere con urgenza alla rimozione e smaltimento degli stessi”.
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Roberto Cuda
Giornalista
Economia & Lobby - 29 Agosto 2021
Ponte sullo Stretto? Ma se neanche garantiamo tempi ragionevoli sulla linea Palermo-Messina!
Non so quanto il Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini gradirebbe passare alla storia come “l’uomo del Ponte”, dopo una vita spesa per la decarbonizzazione.
Parliamo ovviamente del Ponte sullo Stretto di Messina, sul quale il Ministro ha premuto l’acceleratore fissando una road map a dir poco stringente: studio di fattibilità tecnica ed economica entro la primavera 2022, dibattito pubblico e individuazione delle risorse già nella Legge di Stabilità 2023. Lo ha fatto in una sede ufficiale, davanti alle Commissioni Ambiente e trasporti della Camera, precisando però che non si tratta di una posizione personale ma “del Governo, perché è stata discussa con il Presidente del Consiglio e i ministri competenti”.
Una postilla che può essere variamente interpretata, ma che forse si può anche tradurre così: “Avrei volentieri posticipato la questione, tanto più che l’opera non rientra nel Pnrr e anzi ci allontana dagli obiettivi europei sui gas serra, il debito pubblico ha inanellato un altro record (+10% nell’ultimo anno) e forse non è il caso di stanziare decine di miliardi su un’infrastruttura che non si ripagherà mai e in una delle peggiori zone sismiche d’Europa”. O forse no, ma che il partito del cemento abbia più di una sponda in questo governo non è un mistero.
In realtà il peccato originale risale al Gruppo di lavoro creato dal governo Conte 2, con l’arduo compito di valutare “soluzioni alternative per il sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina” e sfociato in un documento di 157 pagine pubblicato nel maggio scorso. Senza mettere in dubbio la validità del lavoro e la competenza dei 16 super esperti nominati dal ministero, riesce difficile trovare un collegamento tra svolgimento e conclusioni, soprattutto laddove si afferma che esistono “profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile”.
Com’è ovvio nel documento mancano progetti, piani economico-finanziari, analisi costi-benefici, vere comparazioni e stime di spesa. Anzi, fa notare la relazione, “le ipotesi individuate non tengono conto degli aspetti tecnici, geologici, marini di interferenza con il territorio e il paesaggio naturale che dovranno essere considerate nei successivi sviluppi progettuali come vincoli e come elementi abilitanti e del paesaggio e che potranno influire nel confronto delle alternative progettuali”. E non poteva essere diversamente. Ma tolte le specifiche tecniche, economiche e ambientali non resta granché nel documento, certo non abbastanza per conclusioni di quel tenore.
In particolare inquieta il linguaggio un po’ sbrigativo sugli aspetti geologici. Possiamo anche trascurare l’impatto sulle migrazioni dell’avifauna, sulla popolazione marina, sul paesaggio e sull’intero ecosistema, ma non certo il rischio sismico. Basterebbe leggere il recente studio della dott.ssa Alina Polonia (Cnr-Ismar, 2020) per accantonare in fretta l’idea del Ponte, almeno fino a quando non ci saranno dati contrari sufficientemente precisi e dettagliati.
Ricordiamo che l’unico progetto esistente è quello a campata unica, bocciato nel 2013 in sede di valutazione ambientale. L’altro, quello a più campate, è tutto da inventare. Ogni altra ipotesi, incluso il potenziamento dell’attraverso mobile, è stato scartato.
Sui dati di traffico la questione è controversa. Ma è un fatto che il grosso del trasporto merci tra Sicilia e la penisola avviene via mare soprattutto con i porti della Campania e non si capisce perché dovremmo trasferirli su strada o treno, inquinando di più, mentre i passeggeri sulle lunghe percorrenze scelgono (e continueranno a scegliere) l’aereo, di gran lunga più economico.
Ne consegue che un eventuale ponte non si ripagherebbe e su questo, va detto, la relazione è onesta suggerendo che l’opera sia interamente a carico dello Stato. Senza fare stime di costo (dieci anni fa si parlava di 8,5 miliardi per la soluzione a campata unica) il documento snocciola cifre sull’incremento di Pil nelle aree beneficiate dall’alta velocità, dando per scontata la proprietà transitiva, come se bastasse risparmiare 50 minuti di traversamento per rimediare a decenni di incuria sui due versanti. La maggior parte della rete ferroviaria di Calabria e Sicilia è ancora e binario unico e in buona parte non elettrificata, i tempi di percorrenza su alcune tratte ci riportano all’epoca dei cavalli e non è nemmeno il caso di parlare dei collegamenti tra Calabria, Basilicata e Puglia.
Potremmo fare un elenco interminabile di opere inutili o mai realizzate, di soldi (tanti) spariti nel nulla o finiti su conti privati, di servizi essenziali – trasporti inclusi – inesistenti. Eppure ancora oggi non esiste un vero piano dei trasporti per il Mezzogiorno, una visione d’insieme, una strategia a lungo termine e nemmeno una discussione seria e approfondita sulle urgenze per il Sud. E che dire degli acquedotti colabrodo e degli edifici scolastici fatiscenti? Il gioco delle priorità è fin troppo facile e mi fermo qui. Ma il vizio tutto italiano di estrarre dal cappello la solita costosissima grande opera nei momenti difficili del paese comincia a diventare snervante. Ci aspetteremmo dal Ministro almeno la stessa sollecitudine sui problemi veri, con tanto di road map, tempistiche, risorse e uomini.
Probabilmente ha ragione Sergio Rizzo quando dice che dovremmo ammettere di non essere in grado di realizzare un’opera come il Ponte sullo Stretto, dopo 50 anni di discussioni e soldi buttati. Ma il guaio è che non riusciamo nemmeno a garantire tempi ragionevoli sulla linea Palermo-Messina.
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Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - Gli ostaggi israeliani Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert sono stati trasferiti alla Croce Rossa Internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - "In Italia sono sempre più giovani medici attratti dalla ginecologia oncologica: questa specializzazione conta bravi chirurghi intorno ai 45 anni, in Italia sono circa 50, tra cui molte donne. E loro saranno tra i protagonisti domani del simposio 'Innovation in Gyn Onc', appuntamento voluto dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia all’interno di Esgo", European Gynaecological Oncology Congress, in corso fino a domenica a Roma (Hotel dei Congressi all’Eur). Così all’Adnkronos Salute Vito Trojano, presidente di Sigo alla vigilia del meeting all’interno del Congresso Esgo 2025, un'esperienza formativa con oltre 50 sessioni scientifiche che in questa tre giorni di lavori presentano gli ultimi sviluppi medici e scientifici nella ricerca, nel trattamento e nella cura dei tumori ginecologici, tenuti da esperti di fama mondiale.
"Sarà una giornata molto importante perché non solo è un connubio fra la Società europea di ginecologia oncologica e la Sigo – spiega Trojano – ma perché dedicata alle nuove generazioni. Obiettivo: poter fare in modo che la Ginecologia oncologica sia sempre più attrattiva e di interesse per i giovani che aspirano a fare i medici".
Tra i temi al centro del simposio, nuove proposte per la vaccinazione e lo screening del cancro cervicale, prevenzione del cancro ovarico oltre la chirurgia, medicina di precisione in oncologia ginecologica, novità dalla biopsia liquida, algoritmi terapeutici nel carcinoma ovarico di prima linea, efficacia e sopravvivenza a lungo termine con gli inibitori di Parp. E ancora: la salute digitale in oncologia ginecologica, telechirurgia, telesonografia, teleconsulenza e Hipec (chemioterapia ipertermica intraperitoneale) in oncologia ginecologica. "Ampio spazio sarà dato ovviamente alle nuove terapie mediche, alle tecniche chirurgiche e all’Intelligenza artificiale con cui i futuri chirurghi si addestrano e si formano", conclude Trojano.
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - A Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, verranno rilasciati tre ostaggi (Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert) rapiti il 7 ottobre, anziché quattro come si pensava in precedenza. Il quarto ostaggio, Hisham al-Sayed, rapito nel 2015, verrà liberato in un altro luogo e senza una cerimonia pubblica. I veicoli della Croce Rossa sono presenti a Nuseirat, ma sembra che ci potrebbe essere ritardo nella consegna.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - Ansia e depressione, nei pazienti con cancro, peggiorano la risposta alle cure e riducono la sopravvivenza. Lo evidenziano i risultati di uno studio (Stress Lung) pubblicato su 'Nature Medicine' e condotto su 227 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato e trattati in prima linea con farmaci immunoterapici. A 2 anni, solo il 46% dei pazienti con distress emozionale, in particolare ansia e depressione, era vivo rispetto al 65% delle persone colpite dal carcinoma polmonare, ma senza segni di disagio psicologico. In Italia lo psicologo dedicato all'oncologia è presente, sulla carta, in circa la metà dei centri, in realtà solo il 20% delle strutture dispone di professionisti formati per affrontare il disagio mentale determinato dal cancro. Per contribuire a colmare questa lacuna nasce 'In buona salute', la prima piattaforma online di psiconcologia in Italia (inbuonasalute.eu), presentata ieri a Milano, in un incontro con la stampa. Si tratta di un luogo sicuro, accessibile e altamente professionale - riporta una nota - dove pazienti, caregiver e operatori sanitari possono ricevere un aiuto qualificato, senza limiti di tempo o spazio.
"Si stima che più del 50% dei pazienti oncologici sviluppi livelli significativi di distress emozionale che hanno un impatto negativo sulla qualità di vita, sull'adesione ai trattamenti e, quindi, sulla sopravvivenza - spiega Gabriella Pravettoni, responsabile scientifico di 'In buona salute', direttrice della divisione di Psiconcologia dell'Istituto europeo di oncologia e professoressa di Psicologia delle decisioni all'Università degli Studi di Milano - Il sostegno psiconcologico è fondamentale prima, durante e dopo le cure. Sono contenta che ci siano iniziative di questo genere dove si possa offrire un supporto concreto e personalizzato a chi affronta il tumore, attraverso un percorso di cura psicologica mirato e focalizzato al miglioramento del benessere mentale durante ogni fase della malattia".
Dopo aver completato un questionario online, la piattaforma suggerisce lo specialista più in linea con le necessità di ogni persona. E' infatti disponibile un team di psiconcologi certificati, impegnati a fornire un aiuto prezioso a pazienti, caregiver e operatori sanitari. Nella piattaforma è possibile trovare risorse, supporto emotivo e informazioni affidabili. E' consigliato un ciclo di 10 sedute online di 50 minuti.
"Troppo spesso i risvolti psicologici di una diagnosi di cancro sono lasciati in seconda linea, rispetto ai bisogni strettamente clinici - continua Pravettoni - Vanno considerate le difficoltà dei medici a discutere di questi argomenti durante la visita, anche per mancanza di tempo, e la riluttanza dei pazienti a confidarli, talvolta per lo stigma ancora associato ai problemi legati alla salute mentale. Anche quando i problemi psicologici vengono riconosciuti, non è facile gestirli nella pratica clinica. Non esiste, infatti, un modello di valutazione e intervento adatto a tutte le circostanze. Anche il supporto psiconcologico deve adeguarsi e rispondere ai bisogni dei pazienti, adottando tutti gli strumenti utili, incluse le sedute online".
Nel 2024, nel nostro Paese, sono stati stimati 390.100 nuovi casi di tumore. Grazie ai programmi di screening e ai progressi nelle terapie, aumenta il numero di persone che vivono dopo la diagnosi: nel 2024 erano circa 3,7 milioni. "La cura a 360 gradi di questi cittadini deve implicare una maggiore attenzione alle conseguenze psicologiche della malattia - afferma Lucia Del Mastro, professore ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell'Irccs Ospedale policlinico San Martino, Università di Genova - Il distress emozionale nelle persone colpite dal cancro è una condizione frequente, che ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza. I pazienti oncologici con sintomi depressivi mostrano, inoltre, una minor aderenza ai protocolli terapeutici. Uno studio retrospettivo ha indagato il grado di accettazione della chemioterapia adiuvante in donne con carcinoma della mammella: tra le pazienti con depressione che non hanno richiesto aiuto psicologico, solo il 51% ha accettato di sottoporsi alla chemioterapia. L'associazione tra sintomi depressivi e riduzione della sopravvivenza può essere dovuta non solo alla mancata aderenza terapeutica, ma anche alla risposta allo stress cronico e ai meccanismi immunitari implicati".
Per garantire "servizi adeguati di psiconcologia - prosegue Del Mastro - serve non solo un potenziamento delle risorse, ma anche riconoscere il ruolo dello psiconcologo all'interno del team multidisciplinare. Inoltre, i pazienti devono essere informati di più e meglio sull'opportunità di beneficiare di questi servizi. Ad esempio, la norma che ha istituito in Italia le Breast unit ha stabilito che, all'interno dei team multidisciplinari, siano inclusi gli psiconcologi, ma troppo spesso nei centri di senologia mancano professionisti strutturati, sostituiti da figure che lavorano con contratti precari. Ecco perché sono importanti progetti come 'In buona salute', che possono rispondere alle esigenze di supporto emotivo dei pazienti. Va considerata anche la facilità di accesso al servizio online, perché non è necessario spostarsi per accedere alle strutture, vantaggio importante soprattutto quando si tratta di pazienti fragili in trattamento".
Aggiunge Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia: "Già dalla diagnosi la donna si trova a affrontare una serie di problematiche che afferiscono all'ambito psicologico. Stress, disturbi d'ansia, depressione, immagine corporea alterata, difficoltà nella sfera emotiva, familiare e di coppia, sono le più comuni di un elenco purtroppo molto lungo. Grazie anche all'aiuto dello psiconcologo, è possibile per la paziente sviluppare una capacità di adattamento e di autogestione di fronte alla malattia, arrivare cioè a quello stato di resilienza necessario a superare le difficoltà nel percorso di cura. Lo psiconcologo dovrebbe essere presente, insieme all'oncologo medico, fin dall'inizio, ad ogni colloquio, anche se siamo ben consapevoli della carenza di personale dedicato e della precarietà degli incarichi".
"Mentre ci impegniamo con forza affinché questi limiti vengano superati e si rispettino le linee guida europee che prevedono la presenza dello psiconcologo in tutte le Breast Unit, accogliamo con favore la disponibilità di una piattaforma online con figure specializzate - conclude - a cui pazienti e familiari possano rivolgersi con la certezza di trovare un supporto qualificato".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sono vicino all’amico Mario Occhiuto con tutti i senatori di Forza Italia in questo momento di immenso dolore per la scomparsa del figlio". Lo scrive sul suo profilo X il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri per la morte di Francesco Occhiuto, figlio 30enne del senatore ed ex sindaco di Cosenza.
"Gli siamo vicini nella preghiera e con la fraterna amicizia, che gli testimoniamo per essergli accanto in un momento drammatico per lui e per la sua famiglia. Che abbracciamo tutta, con un pensiero a Roberto", conclude.
Mosca, 22 feb. (Adnkronos) - Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto entro le prossime due settimane. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia di stampa statale Ria, aggiungendo che l'incontro avrà luogo in un paese terzo.
Reggio Emilia, 22 feb. - (Adnkronos) - Residui di amianto e carni in stato di decomposizione. E' cresciuta la preoccupazione dei cittadini di Reggio Emilia nei dieci giorni trascorsi dalla mattina dell’11 febbraio, quando si sono svegliati osservando una nube di fumo in cielo causata dall’incendio dello stabilimento della multinazionale Inalca, tra i leader internazionali per la lavorazione di carni fresche.
Nelle ultime ore, in seguito al parziale dissequestro dell’area, il sindaco reggiano Marco Massari ha quindi emanato un’ordinanza di bonificaper la presenza di residui di amianto e carni in stato di decomposizione negli spazi dove si era sviluppato l’incendio (VIDEO).
L’ordinanza si fonda sul referto del Dipartimento di Sanità ed Igiene pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, da cui emerge che “l’area scoperta dell’impianto identificata come area cortiliva, contenuta nel perimetro esterno del complesso e non sottoposta a sequestro giudiziario, risulta interessata da frammenti di cemento amianto ed è necessario adottare misure precauzionali atte ad impedire la dispersione di fibre attraverso la raccolta ad umido o con aspiratori a filtro assoluto”.
Inoltre, dallo stesso referto emerge che diversi alimenti di varia origine - tra cui consistenti quantità di provenienza animale, stoccati nel magazzino della ditta Quanta Stock&Go, anch’esso parzialmente coinvolto nell'incendio - stanno subendo un “normale processo di putrefazione che determina la necessità di provvedere con urgenza alla rimozione e smaltimento degli stessi”.