La spedizione azzurra a Tokyo continua a stupire: ottavo posto nel medagliere con 34 medaglie. Le due campionesse del nuoto firmano altre trionfi, mentre arriva anche l'argento nella 4x100 - 34 maschile. Poi i bronzi di Maria Andrea Virgilio, Andrea Liverani, Oney Tapia e Sara Morganti
Altre medaglie, altri successi: la spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Tokyo continua a stupire, con l’Italia che torna all’ottavo posto nel medagliere. Nella giornata di lunedì i due ori sono firmati da Arjola Trimi, che si è imposta nei 100 stile libero S3, e da Carlotta Gilli, che nei 200 misti conquista la sua quinta medaglia con nuovo record del mondo. È arrivato anche l’argento della 4×100 – 34 maschile, insieme a 4 bronzi: l’ultimo in ordine di tempo è quello di Sara Morganti, terza nel dressage individuale freestyle di Grado I. Per l’azzurra si tratta del secondo bronzo a questi Giochi, in totale l’Italia ha fin qui conquistato 34 medaglie.
La prima medaglia l’ha ottenuta nella notte Maria Andrea Virgilio: all’esordio alle Paralimpiadi è arrivata terza nel compound open femminile di tiro con l’arco. Sotto il sole cocente allo Yumenoshima Park Archery Field di Tokyo, l’azzurra batte la russa Stepanida Artakhinova per 142-139. “Questa medaglia mi ha ripagato di tutti i sacrifici fatti in questi anni, per cui ringrazio la Diamond Archery di cui è il presidente il nostro Ct Guglielmo Fuchsova, che è anche il mio tecnico personale. Sono nata a Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, per la mia patologia che è la spina bifida, ma sono una trapanese doc. Mi sono già arrivati tanti messaggi, a casa sono impazziti per questa medaglia, non hanno dormito la notte”, ha detto emozionata Maria Andrea Virgilio. La ventiquatrenne siciliana poi ha ricordato il cammino che l’ha portata sul podio: “L’incontro più difficile è stato quello con la mia compagna di stanza Eleonora Sarti ai quarti di finale. Questa medaglia l’avevo sognata, essendo siciliana sapevo come combattere il caldo e l’ho patito molto meno di altre”.
Sempre nella notte è arrivato anche il bronzo di Andrea Liverani nel misto carabina 10m standing SH2. Il 31enne milanese ha chiuso la sua gara alle spalle dello svedese Philip Jonsson e dello sloveno Francek Gorazd Tirsek. “Poteva essere più pesante, ma alla fine il gioco è quello. Sono comunque molto contento della medaglia che è arrivata perché è stata il frutto di tanti sacrifici e tanto allenamento, quindi non mi lamento. Sono contentissimo”. Per Liverani ci saranno altre occasioni nei prossimi giorni: “Sì, la prossima gara sarà ad aria a terra il primo settembre e poi a fuoco il 4 settembre. Il rinvio dei Giochi ha pesato tanto perché a marzo sono stato male, ho avuto dei problemi fisici. Sono qui a raccontarlo e sono felicissimo”. La medaglia l’ha dedicata “a tutti quelli che mi hanno aiutato, che sono davvero in tanti: dai medici che mi hanno salvato la vita ormai undici anni fa a chi mi aiuta in poligono, fino a chi mi aiuta nella vita quotidiana”.
Dal nuoto sono arrivate invece la nona e poi la decima medaglia d’oro. Arjola Trimi dopo il successo nei 50 dorso, si impone anche nei 100 sl S3, in una gara dominata dall’inizio alla fine. “Sono incredula, dopo il riscaldamento non avevo delle sensazioni bellissime, ma poi quando ho visto il tempo, peraltro vicino al record del mondo sono rimasta basita. Questa medaglia oggi la dedico a me – ha commentato l’azzurra – ci ho creduto profondamente ed ho voluto fare tutte le gare, ho fatto tutto nel modo giusto. Il mio pensiero va alla Polha Varese, alla mia allenatrice Micaela Biava e al mio fisioterapista Lorenzo Maggesi“. Due ori per Arjola Trimi, ben cinque medaglie per Carlotta Gilli, che non ancora sazia ha firmato il record del mondo nei 200 misti, senza lasciare spazio a nessuna delle sue avversarie: “Davvero non potevo chiedere di più a questa paralimpiade. Volevo il record del mondo, l’avevo messo nel mirino da tempo. Era l’ultima gara, ho dato tutto quello che avevo”, ha commentato soddisfatta la campionessa azzurra a Rai Sport. “Ora ne ho un altro di sogno, diventare poliziotta per il mio Gruppo Sportivo, le Fiamme Oro. Spero che questo mio grandissimo sogno possa diventare realtà”.
Antonio Fantin, Simone Ciulli, Simone Barlaam e Stefano Raimondi: sono i nomi del quartetto azzurro d’argento nella 4×100 – 34. Imprendibile l’Australia, capace di chiudere con il nuovo record del mondo, ma l’Italia davanti a tutti gli altri. “E’ arrivato il momento che attendevo da sempre, quello per cui ho saltato le domeniche e i riposi – dice Simone Ciulli ai microfoni di RaiSport – ho goduto tantissimo a stare in questa squadra, ho dei compagni eccezionali, sono contento di aver fatto parte di questa staffetta e ci tengo a ringraziare Federico Morlacchi che ha qualificato questa staffetta ed è stato un componente fondamentale. E’ come se questa medaglia fosse anche sua”. “Un’emozione fortissima – dice Fantin – noi ci abbiamo messo il cuore e speriamo di aver reso l’Italia intera orgogliosa di noi. Ringrazio anche io Federico Morlacchi, è stato un esempio per tutti noi”.
Per chiudere la giornata in bellezza è arrivata anche la medaglia dall’atletica, con Oney Tapia che nel peso ha ottenuto 13.60 metri, misura che vale il bronzo dietro all’iraniano Mahdi Olad e al brasiliano Alessandro Rodrigo da Silva. Il 45enne italo-cubano è noto anche per aver vinto l’edizione 2017 del programma di Rai1 Ballando con le stelle. Poi, per ultimo, anche l’altro bronzo di Sara Morganti, il secondo per lei a queste Paralimpiadi. Nella gara disputata all’Equestrian Park, l’amazzone in sella a Royal Delight ha ottenuto l’81.800% suo personal best.