Il presidente del M5s parla delle priorità autunnali, dalla difesa del reddito alle pensioni post quota 100 al fisco. Sulle vaccinazioni ribadisce che "il Movimento è assolutamente a favore. Non ravviso i presupposti dell'obbligo vaccinale perché la maggioranza degli italiani lo ha già fatto e continuerei a puntare sul binomio "libertà/responsabilità". Ma ciò non ha nulla a che vedere con le fobie antiscientifiche". Un'alleanza strutturale con il Pd? "Non credo che sia utile. La cosa importante è lavorare insieme"
Per prima cosa una nuova assicurazione che sul reddito di cittadinanza non si torna indietro, nonostante l’assedio di centrodestra e Italia viva. La loro richiesta di referendum per abolirlo “non potrà avere successo, perché il reddito di cittadinanza è un fatto di necessità oltre che di civiltà“. Anche se è opportuno “un tavolo che monitori la sua efficacia, rafforzi i controlli per evitare abusi e favorisca il dispiegamento di tutti i vantaggi per gli imprenditori collegati alle assunzioni”. Poi Giuseppe Conte, intervistato dal Corriere, parla delle sfide dell’autunno: dalla riforma del processo civile – dopo lo scontro estivo sulla riforma penale – alle pensioni al fisco. Subito seguite dalle amministrative in cui “non teme affatto” un crollo del Movimento 5 Stelle. Un’alleanza strutturale con il Pd? “Non credo che sia utile. La cosa importante è lavorare insieme per condividere un progetto solido e chiaro”. In mezzo torna la contrapposizione con Matteo Salvini, suo ex ministro degli Interni che oggi attacca ogni giorno la ministra Lamorgese sui migranti: “Da ministro dell’Interno sui rimpatri e sull’immigrazione ha fallito. È un dato di fatto. Avrebbe dovuto lavorare con costanza nella cornice europea, dove non è mai stato troppo presente. Senza contare che i decreti sicurezza hanno messo per strada decine di migliaia di migranti dispersi per periferie e campagne. L’eliminazione della protezione umanitaria ha impedito a molti migranti di entrare nel sistema di accoglienza e ad altri di farli uscire in quanto non aventi più titolo, con il risultato che migliaia di migranti sono diventati invisibili“.
“Cercai di fargli capire che un problema così complesso non si affronta con demagogia, facendo la voce grossa in televisione, sui giornali e sui social”, racconta il leader M5s. “Gli chiesi, senza successo, di migliorare il sistema dei rimpatri, ma non ci riuscì pur avendo i pieni poteri di ministro”. Al contrario Lamorgese “è molto competente, sa come muoversi. A Malta riuscì a strappare un accordo che prefigurava la gestione Ue dei flussi mediterranei. Poi è arrivato il Covid, con il conflitto libico e la crisi tunisina. Situazioni che Salvini non ha dovuto fronteggiare”.
L’assalto dei No vax al gazebo dei 5 Stelle a Milano? “Si tratta di poche persone fuori di testa, che in un modo egoistico e irrazionale fanno male a sé stesse e alla comunità nazionale. Persone che non hanno alcuna giustificazione”. Quanto al fatto di essersi dichiarato contro l’obbligo vaccinale, Conte spiega che “il Movimento è assolutamente a favore delle vaccinazioni. Non ravviso i presupposti dell’obbligo vaccinale perché la maggioranza degli italiani lo ha già fatto e continuerei a puntare sul binomio “libertà/responsabilità”. Ma ciò non ha nulla a che vedere con le fobie antiscientifiche“.
Le priorità d’autunno sono soprattutto economiche: in primo piano la difesa del reddito – “siamo stati gli ultimi in Europa ad avere introdotto questa misura che garantisce coesione e sicurezza sociale, cosa che non è possibile se milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà. Lo rifarei non una, ma cento volte” -, poi le decisioni sulle pensioni post quota 100: “Avremo uno scalone di 5 anni. Si parla molto di quota 41, ossia di consentire la pensione a chi ha 41 anni di contributi, ma sarebbe molto onerosa. Avviamo piuttosto un confronto per ampliare la lista dei lavori gravosi ed usuranti sulla base dell’indice Istat di speranza di vita. Sarebbe un percorso razionale ed equo. L’alternativa è il pensionamento anticipato a 63 anni in base alla sola quota contributiva, con la possibilità a 67 anni di una integrazione in base alla quota retributiva”. Poi c’è la questione fisco: “Viste le difficoltà ora sarebbe giusto rinviare le cartelle esattoriali” che però senza interventi ripartiranno già mercoledì.
Sul fronte Afghanistan Conte ribadisce che la polemica sul suo invito al dialogo con i talebani è stata “del tutto pretestuosa, la frase (sul loro atteggiamento “abbastanza distensivo” ndr) è stata tagliata ed estrapolata”. Grillo lo ha più sentito? “Ci siamo sentiti e confrontati anche in questi ultimi giorni. Il rapporto è buono”. Le liti con Grillo, Casaleggio, le diverse anime del Movimento? “Vivo questa esperienza con entusiasmo. Un entusiasmo contagioso”.