Le ospedalizzazioni sono in crescita: 548 persone sono ricoverate in terapia intensiva per il Covid, 23 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 50. I ricoverati con sintomi covid nei reparti ordinari sono 4.264, 131 in più rispetto a ieri
Sono 4.257 i nuovi casi positivi al Covid19 nelle ultime 24 ore in Italia. A fronte di 109.803 tamponi, tra molecolari e antigenici, per il coronavirus effettuati. Ieri erano stati 223.086. Il tasso di positività passa così al 3,88%, in aumento rispetto al 2,67% di ieri.
Per quanto riguarda le ospedalizzazioni sono 548 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid, 23 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 50. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.264, 131 in più rispetto a ieri.
Nella distribuzione geografica la regione che registra il maggior incremento continua ad essere l’unica regione che oggi è diventata gialla, ovvero la Sicilia (+1.600), seguita da Emilia Romagna (+546) e Toscana (+348). In ordine decrescente si posizionano, poi, Lazio (+321), Veneto (+319), Calabria (+190), Sardegna (+187), Campania (+186), Lombardia (+140), Puglia (+105) e Piemonte (+103). Tutte le altre regioni registrano un incremento di nuovi casi inferiore alle 100 unità. Nello specifico: Liguria (+52), Marche (+46), Friuli Venezia Giulia (+38), Umbria (+28), Abruzzo (+20), Provincia autonoma di Trento (+13), Provincia autonoma di Bolzano (+9), Molise (+4), Basilicata (+2) e l’unica regione covid free è la Valle d’Aosta, con zero nuovi positivi nelle ultime 24 ore.
Nonostante i dati del lunedì non diano una fotografia precisa e puntuale dell’andamento della pandemia, perché nel weekend vengono effettuati meno tamponi, paragonando le ultime 24 ore con lunedì scorso si nota ancora un leggero incremento nei nuovi casi (4.257 vs 4.168), è aumentato anche il dato relativo ai decessi ( 53 vs 44). Si registra un incremento anche del dato relativo ai test processati (109.803 vs 101.341) e degli ingressi in terapia intensiva (50 vs 45). Quindi, nonostante il lunedì riporti sempre dei numeri più bassi rispetto agli altri giorni della settimana, è evidente che il virus continui la sua progressiva diffusione anche senza registrare dei veri e propri picchi.