“Dobbiamo andare a prenderli a casa”. “Facciamoli cagare addosso”. “Impaliamola viva”. “Alla gogna in piazza”. Una caccia, stalking organizzato che dalle chat sta iniziando a trasferirsi nelle piazze e nelle strade colpendo medici e giornalisti. E l’obiettivo grosso restano i politici. Ad iniziare dal ministro della Salute Roberto Speranza, che secondo tanti merita le uova e secondo qualcuno “solo proiettili”. La strategia dei No Vax e dei No Green Pass nasce dentro la chat Basta Dittatura su Telegram. Oltre 40mila iscritti, centinaia di commenti all’ora, è questa la culla delle chiamate in serie denunciate dal virologo Fabrizio Pregliasco e dell’inseguimento al primario di Malattie infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Al momento sono le due vittime più in vista alle quali i contrari al vaccino e al certificato sono riusciti ad arrivare. Obiettivi “rivendicati” all’interno del gruppo: “Siete fantastici”, scrive l’admin quando si diffonde la notizia che Bassetti è stato inseguito domenica da un uomo di 46 anni. L’aggressore, denunciato dalla polizia per minacce gravi, l’ha incontrato per strada e ha iniziato a inseguirlo riprendendolo col telefonino urlandogli: “Ci ucciderete tutti con questi vaccini e ve la faremo pagare”.
Ed è questo il clima che si respira nel canale Telegram, da alcuni giorni. “Preparare indirizzi delle case delle merde criminali”, è l’ordine. Nel calderone finisce chiunque prenda decisioni, si esponga in prima persona nella lotta al Covid o racconti l’epidemia: “Tutti i ministri, tutti i capi di partito, cosiddetti virologi criminali, tutti i presidenti di Regione, il c***e Figliuolo, giornalisti più criminali”. C’è chi segnala la presenza di Speranza alla festa di Pane e Rose a Padova il 2 settembre: in tanti propongono di “colpirlo con uova marce”. E c’è chi minaccia: “Usare solo proiettili 7,62 in alternativa 9 mm”. Il ministro della Salute è il più criticato nella chat, dove chiunque si esprima in favore dei vaccini diventa un bersaglio da colpire. Vengono pubblicati indirizzi e numeri di telefono di Bassetti: “Chiamatelo e registrate le chiamate, non deve più dormire la notte”. Nel calderone finisce anche il suo indirizzo genovese. Nel mirino anche Pregliasco, che a Ilfattoquotidiano.it conferma: “Ricevo chiamate in serie, tre-quattro di fila, su numeri privati. Mi rivolgono minacce di morte, dicono che la pagheremo”. C’è chi prova a indirizzare lo stalking telefonico anche nei confronti di Pietro Bica, l’ortopedico siciliano che negli scorsi giorni ha annunciato di accettare nel suo studio solo pazienti vaccinati: “Inondatelo”. Un altro da importunare con mail bombing e chiamate è Antonio Cascio, infettivologo e direttore dell’unità di malattie infettive del Policlinico di Palermo, che aveva proposto – specificando che si trattava di una “provocazione” – di far pagare le cure ai No vax.
Nelle ore in cui il videomaker del gruppo Gedi Francesco Giovannetti è stato preso a pugni da un manifestante, diventando il terzo cronista aggredito durante cortei e sit-in dopo Antonella Alba di RaiNews24 e Saverio Tommasi di Fanpage, nelle chat vengono messi all’indice anche i “giornalisti più criminali”. È bastato scrivere questo articolo perché dagli amministratori del canale Telegram partisse l’ordine di “inondare” anche le caselle di posta de Ilfattoquotidiano.it e definire il nostro sito “leccaculo”. Non solo, nella chat sono state diffuse anche alcune sedi di giornali, come quella di LiveSicilia a Palermo. Ma si cerca un salto di qualità: con cadenza regolare viene chiesto di pubblicare indirizzi e numeri di telefono di presidenti di Regione e ministri. E così spuntano i recapiti dei governatori del Piemonte e dell’Emilia Romagna, Alberto Cirio e Stefano Bonaccini. C’è chi chiede insistentemente di trovare quello di Vincenzo De Luca che “ha imposto regole più dure di quelle nazionali”. Anche Eugenio Giani è diventato uno dei pensieri fissi degli iscritti dopo aver comunicato che gli operatori sanitari non vaccinati saranno sospesi dal 30 settembre: “Scrivete a quella merda che continua a dire che dal 1° ottobre i non vaccinati in Toscana non devono più uscire di casa”, fa confusione qualcuno.
L’ex ministra Beatrice Lorenzin è da “impalare viva”, il costituzionalista Alfonso Celotto che si era espresso duramente sulle cure ai no vax è un “pazzo malato” e “bisogna andare a casa sua”. Nel delirio qualcuno suggerisce di colpire anche l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi: “È stato lui a dare il via alla fase finale ed è anziano e c’è il rischio che crepi prima di pagare le sue colpe. Mi auguro vivamente di vederlo alla gogna in piazza Maggiore a ricevere sputi in faccia con la forca lì accanto”. Nessuna pietà anche per chi ha perso la vita. Negli scorsi giorni Guido Castelnuovo Tedesco, esponente di Forza Italia e già consigliere del Quartiere 5 di Firenze, è scomparso improvvisamente a 33 anni. Aveva caldeggiato il vaccino e criticato in maniera aspra coloro che hanno deciso di non riceverlo, pregandoli di tacere: “Uno in meno” e “Ben gli sta”, la macabra esultanza della frangia di irriducibili No vax.