Dopo l’ultima aggressione ai danni di un giornalista durante una manifestazione contro il green pass, la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, è intervenuta annunciando che nei prossimi giorni sarà riunito il Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. L’obiettivo è proprio quello di analizzare anche i recenti episodi di intolleranza e violenza che hanno colpito, tra gli altri, anche alcuni cronisti durante le manifestazioni di protesta contro le misure anti-Covid, fa sapere il Viminale. Il riferimento è, appunto, sia all’episodio che questa mattina ha visto protagonista Francesco Giovannetti, di Repubblica, preso a pugni e minacciato durante la protesta di fronte al ministero della Salute, a Roma, indetta dal Coordinamento nazionale docenti Ata, sia a quanto accaduto sabato 28 agosto alla reporter di RaiNews24, Antonella Alba, anche lei aggredita al grido di “giornalista terrorista”.

Il Viminale assicurerà come “sempre la libertà di manifestare pacificamente nel rispetto delle regole” ma “non saranno ammessi atti di violenza e minacce“, fa sapere il ministero dell’Interno. “È grande l’impegno delle forze di Polizia che sono al lavoro quotidianamente per assicurare il controllo del territorio, l’ordine pubblico e l’attività investigativa per individuare chi si inserisce nelle manifestazioni di piazza con atti di violenza e di intolleranza”, fa sapere ancora.

Intanto oggi la solidarietà per quanto subito da Giovannetti è arrivata da più parti. Anche il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, verso cui era diretta la protesta organizzata di fronte al ministero dell’Istruzione, ha scritto su twitter un messaggio per il professionista: “Sono atti ingiustificabili – ha cinguettato – che offendono l’immagine della scuola che è luogo di dialogo, di confronto, di tolleranza”. Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha condannato l’escalation di violenza: “Ai giornalisti coinvolti va la mia piena solidarietà. Dobbiamo dire basta a questi gravi episodi”. Anche dal Pd è arrivata unanime la condanna per gli atti di violenza. In una nota congiunta i deputati Filippo Sensi e Walter Verini, oltre a stigmatizzare quanto accaduto, “atti di vero e proprio squadrismo” che “sono un segnale di allarme preoccupante”, hanno posto l’accento sul monitoraggio lanciato da Lamorgese, un “primo passo significativo” di fronte a “un’intollerabile escalation di violenza e intimidazione ai danni di chi fa informazione”. “Sostenere le proprie ragioni con la violenza è sempre sbagliato. Minacce e aggressioni non aiutano a trovare la soluzione migliore”, hanno invece fatto sapere i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, allargando la solidarietà anche ai medici aggrediti.

Nel mirino dei “no green pass” e dei “no vax” infatti, sono finiti anche diversi esperti attivi sui social e in televisione, come Fabrizio Pregliasco e Matteo Bassetti, il primo inondato di telefonate il secondo minacciato e inseguito fin sotto casa.

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