Vendere frigoriferi agli eschimesi. In fondo è questo il compito di marketing e pubblicità. Convincerci che abbiamo bisogno di qualcosa che in realtà non ci serve a niente. È un gioco con una regola, almeno in teoria. Non si possono dire bugie, o almeno non troppo sfacciate. Un confine labile da definire su cui da sempre ballano le aziende. Gli esempi sono pressoché infiniti. Tra questi c’è anche quello delle acque minerali addizionate con collagene, acido ialuronico e/o altre sostanze come lo zinco. Sostanze, in particolare l’acido ialuronico, che sono da tempo utilizzate nella medicina estetica per migliorare l’aspetto della pelle, tramite piccole iniezioni sottocutanee ma che non si capisce bene che effetto abbiano se ingerite. Eppure le campagne pubblicitarie sono battenti e il messaggio che veicolano è che bere questo tipo di acqua ha effetti benefici sulla pelle e la sua estetica.
Molti big del settore si sono buttati su questo ricco business. E c’è da capirli: le bottigliette si vendono a circa 1,5 euro per 33cl, circa cinque volte rispetto alle normali acque minerali. I costi delle sostanze aggiunte modesti. Il collagene è un prodotto di scarto delle lavorazioni di carne o pesce. Va semplicemente purificato. Dopo di che è assolutamente insapore e inodore. Acqua San Benedetto, Sant’Anna, ma non solo. Sant’Anna propone Sant’Anna beauty, acqua “al collagene bovino”. Quella commercializzata da San Benedetto si chiama invece “Skin Care”, traducibile con cura e benessere della pelle. “Il collagene Verisol aiuta a migliorare l’aspetto delle rughe e l’elasticità e tonicità della pelle” si legge sulla pagina web del prodotto. Affermazioni che l’azienda scrive essere suffragate da test. Abbiamo chiesto a SanBenedetto di conoscere le ricerche su cui si basano queste affermazioni. La risposta è stata: “L’azienda non rilascia a terzi tali studi”. Stessa richiesta a Sant’Anna che non ha risposto. L’acqua skin care viene venduta in bottigliette da 22 centilitri a oltre 1 euro. Significa quasi 5 euro al litro. Una bottiglietta da 330 ml di Sant’Anna Beauty si trova sugli scaffali dei supermercati a circa 1,5 euro, stesso discorso quindi
I medici sono nel complesso piuttosto scettici sui reali benefici per la pelle di queste acque. Fatto salvo che bere la giusta quantità di acqua fa bene a corpo e pelle questo risultato si ottiene anche aprendo il rubinetto di casa. Pucci Romano, docente di Terapie speciali dermatologiche presso l’università Tor Vergata di Roma e di cosmetologia applicata alla dermatologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e presidente Skineco, sottolinea innanzitutto come non esistano studi attendibili e indipendenti in materia. I pochi che esistono, sono commissionati e pagati dagli stessi produttori delle acque esaminate. Spiega la dott.ssa Romano: “L’acido ialuronico è uno zucchero, non sappiamo se quello contenuto in queste acque sia a catena lunga o corta. C’è quindi la possibilità che, se ingerito con l’acqua, anche se idrolizzato, venga completamente digerito. Non è un caso che esistano brevetti di gel all’acido ialuronico da assumere per via sublinguale, quindi senza passare dall’apparato digerente. O per prodotti con più sostanze addizionate all’acido ialuronico per renderlo fruibile una volta assunto per bocca”. Il collagene è invece una proteina, deriva per lo più dal pesce o da carne bovina. “Il collagene è presente in molte parti del corpo compresi muscoli e ossa. Una una volta che l’intestino lo assorbe viene destinato dove ce n’è più bisogno, non necessariamente alla pelle”, puntualizza la dermatologa. Infine lo zinco, che ha effettivamente proprietà antiossidanti ed è utile anche alla pelle. Tuttavia, continua l’esperta, “per ottenere un giusto apporto è sufficiente seguire una dieta bilanciata”.
Una piccola apertura di credito su possibili effetti del collagene ingerito la concede Gabriele Piuri, medico chirurgo, specialista in scienza dell’alimentazione . “Premesso che gli studi in materia non brillano per autorevolezza, quei pochi che abbiamo a disposizione non escludono del tutto la possibilità di un qualche beneficio dall’assunzione di grandi quantità di collagene”, spiega Piuri. Il collagene è composto da solo tre amminoacidi (in tutto sono 20, ndr), e di per sé ja uno scarso valore biologico, ma la sua assunzione ha qualche effetto positivo, soprattutto per le articolazioni delle persone anziane. “Esiste uno studio che rileva un qualche miglioramento nella qualità della pelle dopo la prolungata assunzione di 2,5 grammi di collagene ogni giorno. Il problema è che lo stesso studio segnala un miglioramento anche nel gruppo di controllo che ha assunto placebo (ossia un prodotto a loro insaputa senza collagene, ndr)”, sottolinea il medico. Il sospetto è che i benefici derivino più dall’aumento dell’idratazione che dal collagene.
L’altro studio citato da Piuri afferma che una piccola quantità di collagene di quello ingerito “sopravvive” alla digestione e finisce nel sangue. Da qui si sposta per lo più nelle zone ricche di collagene, ossa, muscoli, articolazione….e, in una qualche misura, anche pelle. “Per avere dei risultati bisogna però assumere quantità ben superiori a quelle presenti in una bottiglietta, spiega il medico che aggiunge “In pratica bisognerebbe berne almeno 10 al giorno con una spesa di una ventina di euro”. Per chi volesse tentare ci sono alternative più economiche. Sul mercato si trovano integratori di collagene con dosaggi molto superiori a quello delle acque minerali.
Sul tema si era concentrato anche Altroconsumo giungendo a conclusioni non dissimili. Il punto cruciale è che non esiste nessuna certezza scientifica sui benefici di queste acque. L’associazione però fa un passo più in là. Questa carenza, spiega Altroconsumo, dovrebbe tradursi in un divieto di messaggi pubblicitari che ne sostengono invece presunti benefici. Così almeno prevede il regolamento europeo in materia. Il jolly si chiama zinco, le cui proprietà antiossidanti sono invece documentante. Il fatto che le acque contengano anche questo elemento autorizza in qualche modo asserzioni nel complesso piuttosto ardite. Un cavillo miracoloso. I miracoli per la pelle, invece, è meglio scordarseli.