Se non fosse sufficiente la non banale prospettiva di diminuire di oltre l’80% le mie possibilità di morire in caso di Covid, io sarei pro vax per un puro calcolo politico. Non solo pro vax, ma a favore della obbligatorietà per tutte le categorie. Immaginatevi la scena. Il Consiglio dei ministri che deve approvare il provvedimento, perché, non dimentichiamolo, è per affrontare la pandemia che Mattarella ci disse che non si poteva votare dopo la caduta di Conte. E la pandemia – nonostante la vaccinazione volontaria, il green pass a corrente alternata e la mascherina a piacere – è ancora qui, in estate. Rischia di inceppare la super ripresa che ci viene attribuita dalle previsioni, di intralciare la distribuzione dei primi miliardi del Pnrr, in autunno e inverno.

Draghi non può tornare a lockdown, neppure leggeri, neppure arancioni senza passare in un baleno dal più grande italiano dai tempi di Marco Aurelio (leggere l’Huffington se non mi credete) ad un Biden qualunque alle prese con il ‘tutti a casa’ afghano. E che succeda, seppure non una certezza, è la ragionevolissima previsione che possiamo fare guardando a come si sta sviluppando (tal quale alla scorsa estate) la cosa negli Stati Uniti, dove le vaccinazioni sono state rallentate dalle scelte politiche.

Diciamo che io ci scommetterei un mese di pensione. Per evitarlo, e siamo già in gravissimo ritardo, quel CdM, forse di fine settembre, forse prima, deve approvare un obbligo o un livello di emarginazione dei non vaccinati che quelli attuali fanno sorridere. E a quel punto che fa Salvini? Che fa la Lega? Con la Meloni scatenata, alleata nelle imminenti votazioni locali e all’opposizione nel paese. Vota si al provvedimento? Dopo essersi ingoiato il rospo dell’euro, dei finanziamenti europei che non sarebbero mai arrivati e il superbanchiere, che fa l’ala borghiana? Davvero la loro ragion d’essere si riduce all’ignominiosa irrisione del migrante afghano? Davvero la Lega ce l’ha così moscio?

E se si iniettano una bella dose di Durigon e dicono di no? Possono restare nel governo? Nella maggioranza? Nella maggioranza che eleggerà il presidente della Repubblica? Qualcuno vorrà andare al Colle con i voti determinanti e politicamente vincolanti dei rappresentanti dei no vax? Cioè di quelli che di fatto rischiano di bloccare la ripresa, la scuola, le palestre, i ristoranti? Prendendosi a schiaffi con Confindustria?

Pensate: il grande vulnus iniziale di questo governo, l’ammucchiatona indecente, che si risolve o sterilizzando la Lega in una Forza Italia senza professori o laureati, o ributtandola tra le braccia di Giorgia in uno schieramento che poi chiederà il voto agli italiani, avendo prima fatto opposizione a chi i soldi europei li ha ottenuti e poi a chi li ha spesi. Win win, dicono quelli che sanno il francese.

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