A favore in Consiglio dei ministri, contrari in commissione Affari Sociali. La Lega fa una giravolta sul Green Pass, il Pd e il M5s lanciano l’offensiva contro un atteggiamento “gravissimo” che “legittima i No vax” da parte del partito guidato da Matteo Salvini. Ed Enrico Letta avvisa: “Una scelta che la pone fuori dalla maggioranza”. Tutto nasce a causa del voto dei deputati del Carroccio sulla soppressione della certificazione verde: i leghisti si sono schierati a favore insieme a Fratelli d’Italia e a un gruppo di ex M5s, tra cui Sara Cunial. Contrari tutti gli altri.
A raccontarlo è stato Claudio Borghi, tra i leghisti più nettamente schierati contro il Green Pass e oggi presente ai lavori in sostituzione di un altro collega assente: “Ho ricordato le risoluzioni di Consiglio d’Europa e Commissione UE. Niente. Votato a favore della soppressione del green pass Lega, FdI e ex M5S. Contrari tutti gli altri”, ha scritto sui social. “Questo è. Mi spiace ma la maggioranza così ha deciso – spiega in un altro tweet Borghi – Non abbiamo ritirato emendamenti e ho provato ad argomentare in tutti i modi ma larga maggioranza trasversale a favore. Notare, non c’entra niente il Governo con conseguenti appelli dentro o fuori, qui ha deciso il Parlamento”. Più tardi Salvini, cercando di giustificare la scelta, ha rilanciato: “Se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile. Vediamo se PD e 5S voteranno a favore in Commissione. Non si tratta di essere no vax o no Green Pass – ho sia l’uno che l’altro – si tratta di aiutare milioni di italiani in difficoltà. Non tutti trovano 24.000 euro nella cuccia del cane”.
Il voto leghista ha provocato la reazione dei vertici dem, ad iniziare dal segretario Enrico Letta: “Di fatto così la Lega strizza l’occhio ai no vax, è molto grave. La Lega votando in Parlamento gli emendamenti contro il Green pass, di fatto legittima le manifestazioni no vax. È gravissimo”, ha detto a margine della festa dell’Unità a Bologna. “Io stigmatizzo la scelta della Lega che con i voti di oggi in Commissione alla Camera contro il Green pass ha deciso, proprio nella giornata di oggi, di fare una scelta che la pone al di fuori della maggioranza – ha aggiunto – Quindi chiedo un chiarimento politico su questo punto. Perché la Lega oggi di fatto si mette contro e fuori dalla maggioranza”.
Per fonti della Lega è invece Letta che “vive fuori dal mondo”: “Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buon senso, perché dire di no? Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso – spiegano – Su 900 emendamenti migliorativi presentati dalla Lega ne verranno accolti, forse, 2. PD e 5Stelle ragionano come se al governo ci fosse ancora Conte ma, per fortuna, adesso c’è Draghi”.
Ad attaccare sono però anche i componenti pentastellati della commissione Affari Sociali: “Le maschere durano poco e oggi in commissione la Lega, votando per la soppressione del Green Pass, ha fatto finalmente cadere la sua: ora sappiamo che la linea del partito di Matteo Salvini è quella delle piazze No Green Pass e No Vax – dicono – Un atteggiamento irresponsabile nel momento in cui il governo e le istituzioni sono impegnati al massimo per raggiungere il più alto tasso di vaccinazione anti Covid”.
Quanto accaduto, ha continuato il leader dei Dem, “dimostra una situazione intollerabile”. Per Letta c’è “bisogno di responsabilità da parte di tutte le forze” politiche. “Non è possibile che su un tema come questo ci sia stato in Cdm un atteggiamento e in Parlamento un altro. Qual è la Lega? Credo sia un gioco insopportabile”, ha detto ancora Letta. “Su questo tema – ha concluso – deve essere un chiarimento. Non è Draghi che deve farlo, ma la Lega”.
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In una prima versione, per un errore, tra i nomi dei deputati che hanno votato per la soppressione del green pass compariva anche quello dell’onorevole Chiara Ehm (gruppo misto), come indicato da alcune agenzie di stampa. In realtà la parlamentare non fa parte della commissione Affari sociali in cui è avvenuta la votazione, alla quale quindi non ha mai partecipato.