Solo la prontezza del secondo pilota ha evitato il peggio: questi, visto quanto stava succedendo al collega, ha subito preso il comando dell'aereo, chiedendo alla torre di controllo l'autorizzazione ad atterrare nell'aeroporto più vicino
Attimi di panico ad alta quota. Il pilota e capitano di un volo della Biman Bangladesh Airlines ha avuto un arresto cardiaco mentre si trovava ai comandi e, dopo un atterraggio di emergenza, è morto. È successo venerdì 28 agosto a bordo di un Boeing 737 partito da Muscat, in Oman, e diretto a Dhaka, in Bangladesh: Nawshadd Ataul Quaiyum, 44 anni, è stato colto da un malore improvviso. Subito le hostess hanno chiesto se tra i 124 passeggeri presenti ci fosse un medico e sono iniziati i tentativi di rianimazione.
Solo la prontezza del secondo pilota ha evitato il peggio: questi, visto quanto stava succedendo al collega, ha subito preso il comando dell’aereo, chiedendo alla torre di controllo l’autorizzazione ad atterrare nell’aeroporto più vicino. Lo scalo di emergenza è avvenuto all’aeroporto Ambedkar di Nagpur, in India: sul posto era già arrivata un’ambulanza che ha soccorso e trasportato d’urgenza il pilota 44enne all’ospedale Kingsway Hospital di Nagpur.
L’uomo è stato ricoverato in rianimazione ma le sue condizioni sono apparse subito critiche: nonostante i diversi massaggi cardiaci che gli erano stati praticati non ha mai ripreso conoscenza. I medici hanno riscontrato un’emorragia cerebrale e tutti i tentativi di salvargli la vita si sono rivelati vani. Nawshadd Ataul Quaiyum è morto poche ore dopo. Lascia la moglie e tre figlie.