Dopo l’edizione virtuale dello scorso anno, Roberto Bolle dal 2 settembre rilancia la sua grande festa della danza fondata nel 2018, OnDance, tornando “in presenza” nella città di Milano tra Parco Sempione e il Castello Sforzesco. L’evento che apre idealmente OnDance di quest’anno è la grande mostra realizzata presso le Gallerie d’Italia di piazza della Scala “Passo a due – Roberto Bolle e Giovanni Gastel”: l’arte di Roberto Bolle immortalata dall’arte del compianto Giovanni Gastel, poi tante masterclass, incontri, la proiezione in lingua originale de “La febbre del sabato sera” e il gran finale il 6 settembre. Sul palco dell’Estate Sforzesca a partire dalle 21 accanto a Roberto Bolle e alla sua danza, si esibiranno non solo i rappresentanti dei diversi generi di danza che fanno ormai parte del cuore pulsante di OnDance – il tango, lo swing, l’hip hop, ecc. – ma anche gli studenti del workshop di quest’anno. Ospiti musicali dello show Boosta dei Subsonica, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
L’edizione 2020 di On Dance era all’insegna della speranza e della voglia di ripartire dopo il lockdown. Quest’anno qual è il tema?
Lo scorso anno la rassegna si è svolta virtualmente proprio perché vivevamo una situazione pandemica delicata. Quest’anno si ritorna ad occupare in presenza i luoghi di Milano, infatti i nostri quartier generali saranno il Castello Sforzesco e Parco Sempione. C’è la volontà di fare danza, ballare e voler insegnare danza. Non è ancora possibile realizzare tutto perché i protocolli sono molto rigidi. Non a caso alcune serate danzanti che abbiamo proposto nelle scorse edizioni, al momento, non è stato possibile riproporle.
Per il gran finale del 6 settembre al Castello Sforzesco hai coinvolto artisti e musicisti come Boosta, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, come mai l’unione di danza e musica?
Credo sia fondamentale anche per per accompagnare tutte le classi che parteciperanno alla serata finale dalla danza classica al latino americano. Con Boosta avevamo già collaborato per un assolo che verrà proposto e sarà bello averlo sul palco con noi. Petra e Ferruccio sono eclettici e hanno un vastissimo repertorio che si presta alla nostra esplosione di danza.
Sei sempre stato sensibile sul tema cultura e teatro. Pensi che le restrizioni abbiano messo in ginocchio il settore? Si è fatto abbastanza?
Credo, in questo periodo di pandemia, che tutti gli artisti abbiano sofferto per le limitazioni del mondo del teatro e ritengo che siano stati molto forti ed incisivi – anche troppo – rispetto ad altri ambiti lavorativi. Restrizioni e regole che si sono rivelate ingiustificate rispetto a quello che si è visto altrove con gli assembramenti. È molto frustrante per chi lavora a teatro rispettare limitazione così forti, accessi limitati, capienza dimezzata a teatro. Ripeto, secondo me sono state prese decisioni non eque e penalizzati perché alla fine si è dimostrato che si è compromessa la ripartenza di questo settore, già in difficoltà a causa del lockdown.
Il Green Pass può essere la soluzione per la ripartenza?
Certamente. È una soluzione da adottare così da avere capienza piena a teatro in sicurezza con gli spettatori con la mascherina. Se pensiamo che negli aerei è già così e parliamo di luoghi molto più piccoli dei teatri, perché dovrebbe essere un problema? Dobbiamo pensare a queste soluzioni perché altrimenti non riusciremo mai a ripartire veramente e la ripartenza la si ottiene con un compromesso. Quindi sì al Green Pass.
Ai palinsesti Rai il tuo show “Danza con me” è stato confermato però non sarà a Capodanno ma dopo il Festival di Sanremo, a febbraio 2022. Hai già in mente qualche idea?
Stiamo ancora decidendo quando farlo in realtà e speriamo realizzarlo prima possibile perché i tempi di realizzazione di uno show come questo sono sempre molto stretti. In Rai poi c’è sempre un ricambio ogni anno della direzione. Infatti ogni volta che ho fatto lo show ho parlato vertici diversi. Bisogna sempre ricominciare, parlare e capire con i nuovi direttori per la realizzazione del programma. Spero di farlo presto. Intanto ho gli altri impegni alla Scala, il 6 gennaio 2022 sarò a Dubai per Expo in qualità di ambasciatore italiano e poi spero che i teatri ripartano davvero.
(Foto Giovanni Gastel)