Cultura

Morto Mikis Theodorakis, addio al celebre compositore greco famoso per la colonna sonora di “Zorba il greco”: una voce per la libertà e la democrazia

Epica la sua partecipazione ad una manifestazione in piazza Syntagma contro la troika durante la crisi finanziaria ellenica, a cui le forze speciali reagirono con il lancio di lacrimogeni nonostante la sua età avanzata. Un fatto che colpì molto Theodorakis, inducendolo ada avanzare precise critiche all'allora premier Alexis Tsipras

di Francesco De Palo

L’Europa, la Grecia e il Mediterraneo perdono una grande personalità, capace non solo di dare lustro al foklore ellenico ma di condensare, in note e versi, grandi battaglie per la libertà e la democrazia. Si è spenta dopo 96 anni la voce Mikis Theodorakis, compositore, poeta, scrittore, attivista politico che ha segnato la storia della Grecia, dall’occupazione nazista fino ad oggi. E’stato anche ministro e quattro volte membro del parlamento greco e allo stesso tempo è stato insignito del Premio Lenin per la pace nel 1983.

Le sue composizioni sono state eseguite da artisti di fama mondiale come i Beatles, Shirley Basei, Joan Baez e Edith Piaf, e ha scritto musica per film famosi come Phaedra (1962), Alexis Zorbas (1964), “Z” l’orgia del potere (1969) e “Serpiko” (1973). Nel 1970 ha vinto il Premio Bafta per la Musica Originale nel film “Z”, mentre ha avuto tre nomination per “Stato d’assedio”, per il film “Serpico” e ad un Grammy nel 1966 e nel 1975 per “Zorbas” e “Serpico”.

Il suo primo concerto lo tenne a Tripoli, a soli 17 anni, prendendo anche parte alla resistenza contro gli occupanti che lo arrestarono in occasione della manifestazione del 25 marzo 1943. Fuggì ad Atene, dove si iscrisse al Conservatorio. Ma non è stata la musica di Zorbas la sua opera maggiore, così come crede l’immaginario collettivo, bensì la poesia melodica con testi di poesie di poeti pluripremiati come Giannis Ritsos, George Seferis, Pablo Neruda e Odysseas Elytis.

L’impegno politico raggiunse il suo apice nell’opposizione al regime dei Colonnelli, nell’aprile del 1967 fece il suo primo appello alla resistenza contro la dittatura fondando anche la prima organizzazione di resistenza contro la dittatura, la PAM. Poche settimane dopo venne arrestato, ma dall’isolamento dopo scioperi della fame e prese di posizioni internazionali per la sua scarcerazione riuscì anche a far uscire dalla Grecia alcune opere che furono cantate da Maria Farantouri e Melina Mercouri. Molteplici le celebrità che si spesero per Theodorakis in quei mesi, come Arthur Miller, Lawrence Olivier, Yves Montand.

Nel 1990 ha tenuto 36 concerti in tutta Europa sotto le bandiere di Amnesty International, contro l’analfabetismo, le droghe e per l’ambiente. Si è prodigato anche per la salute democratica di altri paesi come Albania e Turchia, mentre negli anni Novanta fu in prima fila in tutti gli eventi più significativi come le guerre in Jugoslavia, in Afghanistan e in Iraq. Propose da ministro l’organizzazione di una Conferenza di pace paneuropea a Delfi e presentò un progetto per le “Olimpiadi dello Spirito”.

Epica la sua partecipazione ad una manifestazione in piazza Syntagma contro la troika durante la crisi finanziaria ellenica, a cui le forze speciali reagirono con il lancio di lacrimogeni nonostante la sua età avanzata. Un fatto che colpì molto Theodorakis, inducendolo ad avanzare precise critiche all’allora premier Alexis Tsipras. Indimenticabili le sue parole sul senso civico di cittadini ed elettori: “Non sono un eroe. Gli eroi muoiono giovani. Sono un cittadino che fa il suo dovere”.

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