Ex star del wrestling, Daffney Unger ha deciso di togliersi la vita. La donna, 46 anni, soffriva di encefalite cronica. È stata trovata morta nella sua casa, ad Atlanta, ma per molti non è stata una sorpresa. 24 ore prima del decesso, infatti, Daffney aveva annunciato la sua morte nel corso di una diretta su Instagram. Lo aveva fatto tenendo tra le mani un’arma da fuoco. “Capite che sono sola? Non lo capite? Non voglio fare nulla che possa danneggiare il mio cervello, voglio che venga studiato, che le generazioni future sappiano. Non fate cavolate come me”, le sue parole, che se rilette alla luce di quanto successo fanno venire i brividi.
La notizia, sconvolgente, ha shockato l’intero mondo del wrestling. Diventata famosa alla fine degli anni Novanta con il soprannome di “Scream Queen”, Daffney aveva lottato per il World Championship Wrestling fino al 2001 e per il Total Nonstop Action Wrestling fino al 2011. Dieci anni fa, poi, aveva deciso di ritirarsi da quella carriera che le ha provocato quei danni al cervello che l’hanno portata alla morte.
L’encefalite traumatica cronica (anche identificata come “demenza pugilistica”) è una malattia che colpisce molto spessi gli atleti di sport da contatto, come alcuni calciatori in pensione, pugili o giocatori di football. Secondo le statistiche, circa il 3% degli atletici che ha avuto commozioni multiple o traumi cranici ripetitivi rischia di sviluppare un’encefalite.