Dune, la Principessa Diana e l’adattamento all’americana di un romanzo di Elena Ferrante. Ce n’è da mangiare e da bere nella terza giornata della 78esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Sarà Spencer, il biopic sulla principessa Diana diretto dal cileno Pablo Larrain (già a suo agio in un’altra bio al femminile come Jackie, su Jacqueline Kennedy), il titolo in gara di maggior richiamo di venerdì 3 settembre al Lido. Volutamente espunto il sangue blu dal titolo e con una Kristen Stewart al centro dell’obiettivo, Spencer sarà sicuramente uno dei film più discussi del Festival edizione 2021.
Non sarà da meno nell’ambito dei confronti e dei parallelismi il Dune di Denis Villeneuve. Il megatitolo Warner da oltre 160 milioni di budget sbarcherà al Lido, Fuori Concorso, con tutta la sicumera di un Villeneuve che ha combattuto per far avere al suo sci-fi, tratto dallo stesso libro di Frank Herbert da cui David Lynch trasse il modesto omonimo film prodotto da Dino De Laurentiis, una trafila distributiva “normale” in sala, compresa l’anteprima mondiale a Venezia. Red carpet di assoluto livello: Timothée Chalamet, Oscar Isaac, Zendaya, Jason Momoa, Charlotte Rampling.
Capiremo anche che aria tira dalle parti di The lost daughter. Film in Concorso tratto dal romanzo del 2006 di Elena Ferrante, La figlia oscura, diretto dall’attrice Maggie Gyllenhaal con Dakota Johnson e il premio Oscar, Olivia Colman. Alla Settimana della Critica, infine, verrà presentato in Concorso, Mondocane. L’opera prima tra il politico e il fantasy, con sullo sfondo una Taranto distopica e tossica, è diretta da Alessandro Celli e vede Alessandro Borghi protagonista con tanto di capelli rasati e baffoni fassbinderiani alle prese con un esercito di bambini criminali tutti su motociclette modello Mad Max.
