“Negli ultimi anni abbiamo rimandato indietro sotto le bombe gli afghani che avevano provato a raggiungere l’Europa e credo che questo sia un crimine contro l’umanità”. Rossella Miccio è la presidente di Emergency, questo fine settimana a Reggio Emilia per il festival “La Cura” . Una tre giorni di eventi e dibattiti (fino a domenica 5 settembre) per discutere sui principali temi d’attualità, dalla crisi in Afghanistan ai fenomeni migratori. “Da almeno dodici anni, gli afghani che arrivano in Unione Europea ricevono un trattamento pessimo – spiega Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) di Trieste e membro del direttivo nazionale dell’ASGI – sotto il profilo dell’esame delle domande d’asilo, la media europea è stata del 50% di richieste accolte, con alcuni paesi come la Croazia e la Bulgaria che hanno dati sconcertanti addirittura inferiori al 15%. Dunque abbiamo già un grandissimo debito come Europa nei confronti di questo popolo”. Serve un cambio di rotta dunque. “L’Afghanistan non era e non è un posto sicuro – conclude la presidente di Emergency – speriamo che non si spengano i riflettori su questa situazione. Ma anche che oltre ai riflettori ci sia la volontà politica da parte dell’Europa di trovare una soluzione soprattutto umanitaria per il popolo afghano”

Articolo Precedente

“La cura”, al via il Festival di Emergency a Reggio Emilia: “Mancanza di Gino Strada si fa sentire, faremo del nostro meglio” – Segui la diretta

next
Articolo Successivo

In Friuli Venezia Giulia il primo Pride transfrontaliero della storia. Gli organizzatori: “Così mostriamo le contraddizioni europee”

next