Nella capitale i candidati sindaco sono 22, quaranta le liste a loro sostegno e 153 i candidati alle presidenze dei 15 Municipi. La prima cittadina uscente porta con sè quasi tutti i consiglieri uscenti del M5s e gran parte della giunta. La capolista del Pd (dopo l'ipotesi Lorenzin) è la presidente uscente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, mentre con Michetti corrono Manuela Villa e Pippo Franco. Il simbolo di Calenda tiene dentro anche Italia viva
Sono state consegnate questa mattina agli uffici elettorali le ultime liste per la corsa elettorale nella Capitale. A Roma i candidati sindaco sono 22, quaranta le liste a loro sostegno e 153 i candidati alle presidenze dei 15 Municipi. Quattro i nomi principali, dati per favoriti: la sindaca uscente del M5s, Virginia Raggi, che tenta il bis a palazzo Senatorio, l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (Pd) in rappresentanza di 20 forze politiche e civiche di centrosinistra, l’avvocato esperto di pubblica amministrazione, Enrico Michetti, che corre per il centrodestra, e il leader di Azione, Carlo Calenda. A parte Calenda, che ha incassato l’appoggio di Italia viva ma corre con un’unica lista (“Calenda sindaco”), gli altri candidati schierano un’ampia rosa di simboli: sette per Gualtieri, sei ciascuno per Raggi e Michetti. Negli elenchi si trovano artisti ed ex calciatori, imprenditori ma anche molti transfughi da un partito all’altro.
Con Virginia Raggi – Sei le liste a suo sostegno: una politica (M5s) e cinque civiche, Civica per Virginia, Ecodigital, Roma Decide, Donne per Roma, Sportivi per Roma. La sindaca uscente si porta dietro tutti i consiglieri (16) rimasti nel M5s, esclusi tre che hanno rinunciato per motivi personali, e gran parte della giunta, suddivisa tra chi corre nella lista politica e chi in quella civica. Dai Municipi, per la corsa all’Assemblea capitolina, recupera due dei presidenti, Giovanni Boccuzzi del V e Roberto Romanella del VI, mentre ricandida alla presidenza sul territorio la sfiduciata Roberta Della Casa nel IV e l’uscente Giuseppina Castagnetta nel XIII. Raggi rispolvera anche nomi che risalgono addirittura al governo Prodi II: in campo con lei c’è l’ex ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, capolista della lista Ecodigital, e ha incassa il supporto dell’ex presidente dei Verdi ed ex ministro all’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. Per la riconferma della sindaca corre anche Lapo Sermonti, trentenne che con Alessandro Di Battista ha elaborato la proposta di Servizio civile ambientale under 35, e il direttore di Teleambiente Stefano Zago. Ancora: lo staff di Virginia Raggi ha annunciato la collaborazione di Riccardo Pirrone, social media manager di Taffo, l’azienda funebre nota per i suoi post satirici. Il diretto interessato, però, ha smentito: a suo dire ha disegnato solo il logo della lista Ecodigital e non vuole che il suo nome sia associato ad alcun candidato. Con Raggi, infine, anche Alessandro Cardente, già presidente municipale ai tempi della giunta Veltroni.
Con Roberto Gualtieri – Sette le liste a suo sostegno: Pd, Sinistra civica ecologista, Roma Futura, Europa Verde, Demos, Psi, Civica per Gualtieri sindaco. Nel Pd non è stata chiusa la quadra su Beatrice Lorenzin capolista: l’ex del Pdl, oggi nei dem, coordinerà il comitato elettorale. Capolista Pd è invece la presidente uscente del Municipio I, Sabrina Alfonsi. Ma il centrosinistra, a supporto di Gualtieri, schiera anche l’ex calciatore Ubaldo Righetti, campione d’Italia con la Roma di Nils Liedholm nel 1983 e l’infermiere dell’ospedale Spallanzani, Stefano Marongiu, cavaliere al merito della Repubblica per il suo impegno in Sierra Leone nella lotta al virus Ebola con Emergency. Gualtieri raccoglie anche il sostegno di Alessandro Onorato, già in consiglio comunale con la Lista dell’imprenditore Alfio Marchini che nel 2016 strinse alleanza con Forza Italia. Onorato non si è candidato ma sta coordinando la lista civica per Gualtieri sindaco. Tra chi ha lasciato il Movimento 5 stelle, sarà in corsa per l’Assemblea capitolina a fianco di Gualtieri soltanto Cristina Grancio, la consigliera che per prima lasciò gli scranni della maggioranza capitolina per le sue posizioni sullo Stadio dell’As Roma. Oggi Grancio è nel Psi, dove il capolista è Bobo Craxi, figlio di Bettino, e che torna così in campo nella Capitale.
Con Enrico Michetti – Sei le liste a suo sostegno: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Udc, Rinascimento e Cambiamo, Partito liberale europeo, Lista Civica per Michetti sindaco. Sono in campo per Michetti tutti i consiglieri uscenti dei diversi gruppi politici, ma i nomi di spicco (accanto a Vittorio Sgarbi, già investito di un eventuale assessorato alla Cultura in caso di vittoria), provengono dal mondo delle arti. Nella lista civica di Michetti ci sarà infatti la cantante Manuela Villa, ma anche il comico Pippo Franco. Hanno fatto invece sapere che non saranno in corsa, smentendo l’interesse a un’eventuale candidatura, l’attore romano Enrico Montesano e il regista Sergio Iapino. È però tra i congedati delle forze dell’ordine che Michetti ha attinto di più. Corrono con lui Antonio Del Greco, noto nella Capitale come il “superpoliziotto”: vanta un curriculum nella squadra mobile e come direttore operativo di Italpol. Era stato indicato come possibile candidato alla presidenza in quota Lega per il Municipio X, quello di Ostia, ritenuto nervo scoperto della criminalità romana. Del Greco si era chiamato fuori, però, in maniera polemica con i partiti. Alla fine ha accettato la corsa, in veste civica, per l’Assemblea capitolina. Accanto a lui Michetti recupera anche l’ex generale dell’Esercito, sottosegretario alla Difesa nei governi di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, Domenico Rossi, che nel 2016 partecipò alla sfida a sei per le primarie del Partito democratico, che videro la vittoria di Roberto Giachetti. Non rinuncia a una figura sportiva il candidato del centrodestra e mette in campo l’ex mezzala Antonio Di Carlo.
Con Carlo Calenda – La lista unica dell’ex ministro tiene dentro tutti, dai fuoriusciti del Partito democratico a diversi esponenti di Italia Viva. La capolista è l’imprenditrice Annalisa Scarnera, 45 anni, esperta di diritti Lgbt e fondatrice della Gay street. Tra i candidati spiccano i nomi di Caterina Boca, che corre per la presidenza del Municipio II e il cui nome era circolato come possibile sfidante alle primarie: ma poi in quel territorio la coalizione del centrosinistra non ha svolto le consultazioni municipali e confermato la candidatura della uscente Francesca Del Bello.
Gli altri candidati – Contro i quattro principali candidati c’è un esercito di altri 11 aspiranti alla carica di sindaco. Monica Lozzi, ex del M5s e presidente del Municipio VII: ha fondato REvoluzione Civica dopo un momento di iniziale avvicinamento a Italexit di Gianluigi Paragone. Andrea Bernaudo dei Liberisti italiani, proviene dalle fila dei Radicali della prima ora. Gilberto Trombetta per Riconquistare l’Italia, appoggiato da Vox e Italexit. In campo anche l’Italia dei Valori che ha indicato il volto noto in tv della Federconsumatori, Rosario Trefiletti: la sua lista è sostenuta anche dalla consigliera capitolina Monica Montella, per molti anni nel M5s fino a quando non ha ricevuto un provvedimento di espulsione per difformità di posizioni nei confronti della maggioranza. Per il Partito Comunista si candida sindaca la sindacalista di Atac, Micaela Quintavalle. Si sono chiamati fuori dalla coalizione del centrosinistra alcune sigle Lgbt: il Partito Gay quindi corre con un proprio candidato sindaco, il portavoce Fabrizio Marrazzo. Tra i candidati c’è anche la senatrice esperta di beni culturali Margherita Corrado: si presenta con il simbolo Attiva Roma, la sua lista è coordinata dall’ex del M5s capitolino, Gemma Guerrini. Infine, per Potere al Popolo la candidata a sindaco è Elisabetta Canitano, per il Popolo della famiglia c’è Fabiola Cenciotti.