Roberto Speranza è definito un “ebreo askenazita”, il vaccino invece “una terapia genica”. Sono solo due delle affermazioni negazioniste e antisemite di Francesca Benevento, candidata a Roma in consiglio comunale nella lista civica di Enrico Michetti. Eletta nel Municipio III con il M5s alle scorse elezioni comunali, Benevento ha mollato il Movimento – e in diversi post non mancano gli insulti ai grillini – e adesso corre con il centrodestra. Una candidatura che ha provocato da più parti la richiesta a Michetti di tenerla fuori dalla contesa elettorale per le sue posizioni che negano la pandemia, attaccano la campagna vaccinale, arrivano al complottismo più spinto e toccano l’antisemitismo.
Negli ultimi mesi la sua pagina Facebook, seguita da oltre 5mila persone, è un florilegio di accuse, insulti e teorie strampalate. Per la consigliera municipale, nel Misto da tempo, il vaccino e gli anticorpi monoclonali sono un “geniale piano diabolico per mantenere saldi i clienti per il futuro”. La strategia dietro la pandemia di Covid-19 è quella di sterminare la popolazione: “Siamo troppi sul pianeta”. Quindi: “Decimare la popolazione per sottometterci meglio con vaccino dotato di microchip per identità digitale e controllarci telematicamente con il 5G”.
Quindi il ‘ritratto’ antisemita del ministro della Salute: Speranza sarebbe un “ebreo askenazita formato dalla McKinsey, che riceve ordini dall’élite finanziaria ebraica”. Quindi l’invito a chi segue la sua pagina: “Non cadete in trappola, ribellatevi! Non cedete al ricatto o perderete per sempre la libertà, che già gli accondiscendenti stanno facendo perdere a tutti, per poi perdere la vita stessa”. Tra un manifesto del “nuovo ordine mondiale” e l’avviso sul rischio che insieme al vaccino vengano inoculati “microchip”, Benevento sostiene che “molti vaccinati (se non muoiono) rimangono invalidi e sterili” e definisce i vaccinati come i “nuovi schiavi di BigPharma”, che “vedranno solo ospedali e farmaci”.
Post che hanno spinto Carlo Calenda, tra gli sfidanti di Michetti, a chiedere all’avversario di ritirare la sua candidatura: “Caro Enrico Michetti, candidare una No Vax razzista antisemita è inaccettabile. Fatela ritirare. Ci sono limiti che non possono essere superati”, ha scritto l’europarlamentare su Twitter. Ma critiche sono piovute anche dallo stesso centrodestra: “Siamo in tempo a ritirare questa candidatura?”, chiede il deputato di Forza Italia Elio Vito. In serata anche il comitato provinciale dell’Anpi di Roma ha chiesto di intervenire. “Apprese le assurde posizioni antisemite e razziste (oltreché ascientifiche) espresse a più riprese da Francesca Benevento, candidata nella lista civica dell’aspirante sindaco di Roma Capitale Enrico Michetti (che opportunamente si è dissociato e ha dichiarato che prenderà provvedimenti)”, Anpi “invita tutti i candidati che non lo avessero doverosamente già fatto, a vagliare attentamente le candidature nelle liste di loro pertinenza e di espellere dalle stesse chi professa idee fasciste, razziste, sessiste, omofobe, in contrasto con la Costituzione e le Leggi della Repubblica”.