Maico Cecconi è candidato al consiglio del Municipio XIII con la lista Civica Calenda sindaco. Nel suo recente passato, come dimostrano i post sulle sue pagine social, c'è la vicinanza a Fratelli d'Italia e Lega. E gli attacchi a uno dei principali sostenitori della campagna elettorale di Calenda: Italia Viva
Carlo Calenda, leader di Azione, si candida a sindaco della Capitale con un’unica lista civica. Dentro, però, tra imprenditori e professionisti ci sono anche alcuni candidati con un passato da militanti politici in vari schieramenti: dagli esponenti di Italia Viva di Matteo Renzi a quelli di Più Europa, oltre che i dissidenti fuoriusciti dal Partito democratico in polemica con la nuova linea dettata dal segretario dei dem, Enrico Letta. Dentro è finito anche Maico Cecconi, candidato al consiglio del Municipio XIII e con un passato vicino a Fratelli d’Italia e alla Lega.
È bastato il tempo di una campagna elettorale per passare dalle foto accanto a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Claudio Durigon a supportare il partito “socialista liberale e democratico”, così come Calenda definisce Azione. Cecconi sembra aver dimenticato i tempi in cui sul profilo Instagram rilanciava slogan come “Papà, non genitore 2”. Oggi appoggia la corsa di un candidato a sindaco che ha già palesato la sua disponibilità a sfilare al Gay pride in caso di elezione. L’ex titolare del Mise, d’altronde, è stato così chiaro sul punto dei diritti civili delle comunità Lgbt e delle famiglie arcobaleno, che a capolista per l’Assemblea capitolina ha schierato la fondatrice della Gay street, Annalisa Scarnera.
Non solo. Sul profilo Instagram di Cecconi non mancano, poi, gli attacchi a uno dei principali sostenitori della campagna elettorale di Calenda: Italia Viva. Diversi i meme dedicati a Matteo Renzi. Gli insulti vanno da “buffone” a “Poltrona viva” al posto del nome del partito fondato dall’ex premier. Il vero chiodo fisso di Cecconi, a scorrere i suoi profili social, però, sembra essere l’immigrazione. Numerosi i post che rilanciano le iniziative per il blocco navale e non mancano gli attacchi all’allora ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, che “regolarizza i clandestini e poi piange”. Ma Calenda ha già fatto sapere che per lui è fondamentale il coinvolgimento delle comunità straniere che operano nella Capitale.
Ora che è candidato con l’europarlamentare eletto coi dem, però, Cecconi ha cambiato linea, almeno sulle sue pagine social: i post si concentrano sul degrado delle aree municipali e sulle iniziative elettorali. Il primo settembre scorso scriveva su Facebook: “Orgoglioso di appoggiare Carlo Calenda“, condividendo un post in cui il candidato a sindaco scrive, tra le altre cose, che presenterà “un’unica lista civica, fatta di persone competenti e unite intorno a un programma. Non dieci diverse, con dentro tutto e il contrario di tutto per pescare voti ovunque. Perché voglio essere libero di cambiare Roma, non rimanere sotto scacco di ricatti”. Lista unica, vero. Difficile capire se dentro non ci sia tutto e il contrario di tutto.