Il monaco chiede compagnia su Twitter. Nel giugno scorso il suo addio definitivo a Bose: "Ma la mia indole è comunitaria, non eremitica"
Un appello contro la solitudine. Lo lancia su Twitter Enzo Bianchi, ex priore della Comunità di Bose: “Cari amici sono invecchiato e ho difficoltà a venirvi a trovare. Vivo in esilio a Torino, da solo, ma la mia vocazione è comunitaria non eremitica. Perciò venite voi e a pranzo troverete piatti gustosi e converseremo in pace. Oggi peperoncini dolci farciti di carni e aromi”.
Cari amici sono invecchiato e ho difficoltà a venirvi a trovare.
Vivo in esilio a torino, da solo ma la mia vocazione
è comunitaria non eremitica. Perciò venite voi e a pranzo
troverete piatti gustosi e converseremo in pace.
Oggi peperoncini dolci farciti di carni e aromi. pic.twitter.com/8Q53KnY1t0— enzo bianchi (@enzobianchi7) September 7, 2021
Il monaco, 78 anni, ha lasciato la comunità in via definitiva nel giugno scorso. Il suo allontanamento era stato deciso dal Vaticano nel 2019 dopo alcuni dissidi fra Bianchi – alla guida della Comunità da 55 anni – e il nuovo priore, fratel Luciano Manicardi. Anche in quel caso, l’ex priore aveva affidato l’annuncio a Twitter: “Cari amici per alcuni giorni sono stato silente e non vi ho inviato i pensieri emersi nel mio cuore ma un faticoso, sofferente trasloco me lo ha impedito. Per noi vecchi migrare è uno strappo non pensabile anche perché ci prepariamo all’esodo finale, non a cambiar casa e terra”.