Cronaca

Enzo Bianchi, ex priore della comunità di Bose: “Sono in esilio a Torino e mi sento solo. Venite a pranzo da me”

Il monaco chiede compagnia su Twitter. Nel giugno scorso il suo addio definitivo a Bose: "Ma la mia indole è comunitaria, non eremitica"

Un appello contro la solitudine. Lo lancia su Twitter Enzo Bianchi, ex priore della Comunità di Bose: “Cari amici sono invecchiato e ho difficoltà a venirvi a trovare. Vivo in esilio a Torino, da solo, ma la mia vocazione è comunitaria non eremitica. Perciò venite voi e a pranzo troverete piatti gustosi e converseremo in pace. Oggi peperoncini dolci farciti di carni e aromi”.

Il monaco, 78 anni, ha lasciato la comunità in via definitiva nel giugno scorso. Il suo allontanamento era stato deciso dal Vaticano nel 2019 dopo alcuni dissidi fra Bianchi – alla guida della Comunità da 55 anni – e il nuovo priore, fratel Luciano Manicardi. Anche in quel caso, l’ex priore aveva affidato l’annuncio a Twitter: “Cari amici per alcuni giorni sono stato silente e non vi ho inviato i pensieri emersi nel mio cuore ma un faticoso, sofferente trasloco me lo ha impedito. Per noi vecchi migrare è uno strappo non pensabile anche perché ci prepariamo all’esodo finale, non a cambiar casa e terra”.