Aveva 69 anni Ludovico Vico, ex deputato tarantino del Pd morto questa mattina al termina di una lunga malattia. “Un vero signore, un gentiluomo, un ottimo dirigente sindacale le cui qualità erano da tutti apprezzate e riconosciute” ha detto in aula alla Camera il parlamentare Emanuele Fiano.
La storia politica di Vico, originario di Manduria nel tarantino, comincia nel Pci e attraverso la storia della sinistra italiana con i passaggi al Pds e poi ai Ds prima della nascita dei Dem. Nella sua lunga carriera politico sindacale è stato segretario della Federbraccianti Cgil, della Cgil di Taranto. Nel 2005 fu candidato sindaco di Taranto, sconfitto però al ballottaggio da Rossana Di Bello, prima sindaca donna del capoluogo ionico anche lei scomparsa recentemente a causa del Covid.
Nella sua vita politica non sono mancati i momenti bui: Vico finì nel turbine mediatico che seguì all’inchiesta sull’ex Ilva per alcune telefonate con l’allora dirigente dei Riva, Girolamo Archinà. Pur non essendo mai indagato nella vicenda, fu travolto dalle polemiche, ma non si sottrasse mai al confronto fino all’ammenda per quei toni troppo confidenziali con i padroni dell’acciaio tarantino.
“La scomparsa dell’onorevole Vico lascia un grande vuoto nella politica pugliese – ha commentato Michele Emiliano, con il quale Vico aveva spesso incrociato la spada sui che riguardavano Taranto e l’intera Puglia. “Apprendo con dolore e rimpianto la scomparsa di Ludovico Vico – ha invece twittato Pierluigi Bersani – del quale ricordo la passione, la competenza e il lavoro comune sulle questioni dell’industria e del Mezzogiorno”. Anche il segretario nazionale Enrico Letta ha tributato un saluto al compagno di partito: “Sono profondamente addolorato dall’apprendere la notizia della scomparsa di Ludovico Vico, un amico e una persona di grandi qualità umane e politiche. Un giorno davvero triste”.