La titolare del dicastero all'Università, intervistata a "The Breakfast Club" su Radio Capital, ha annunciato che si occuperà personalmente di risolvere il problema delle domande errate nei test di ingresso per il corso di laurea in Medicina. Secondo la denuncia dell'Udu sono almeno sei i quesiti errati
Dopo le proteste degli aspiranti studenti di Medicina per gli errori nel test del 3 settembre scorso, è arrivato l’intervento del ministero dell’Università. “Devo riuscire a fare le graduatorie tenendo conto degli errori, annullando le domande sbagliate o comunque quelle che sono sotto verifica”, ha detto questa mattina la ministra Maria Cristina Messa intervenendo a “The Breakfast Club” su Radio Capital. E ha replicato che si occuperà personalmente di risolvere il problema: “Poi vorrei incontrarmi con le commissioni che preparano i test, per riuscire a dare qualche cosa di un pochino meno debole per il prossimo anno”.
La denuncia degli errori era arrivata nelle scorse ore dall’Udu (Unione degli universitari): “Anche quest’anno, il MIUR è riuscito a dimostrare di non essere in grado di garantire un test d’ingresso a Medicina e Chirurgia privo di errori”, si leggeva nel comunicato. “Nella prova d’accesso dello scorso 3 settembre, infatti, erano presenti addirittura 6 quesiti sbagliati che potrebbero compromettere il risultato e quindi l’accesso a tantissimi studenti al corso di studi, dimostrando inaffidabilità e l’inadeguatezza dello strumento del test”. Secondo l’Udu è l’ennesima dimostrazione che il sistema di test di ingresso non funziona: “Sebbene negli ultimi anni si sia avuto un aumento dei posti messi a bando, arrivando a 14.020 per il corrente anno, ciò non basta. L’imbuto formativo creato dai test d’accesso ai corsi di laurea prima, e dai relativi concorsi per l’accesso alle scuole di specializzazione di area medica poi, ha portato al collasso del Sistema Sanitario Nazionale in uno dei periodi storici più duri. La mancanza di figure professionali quali medici e infermieri, ha decretato il fallimento politico del numero chiuso e la necessità di trovare un’alternativa”.
Sotto la lente ministeriale sono finite almeno quattro domande che sarebbero errate: si tratta di quesiti di chimica, biologia, logica e matematica. Domande, a detta dei candidati, poste in maniera ambigua o non congruente. Gli studenti che venerdì si sono presentanti alle selezioni puntano ad ottenere l’ingresso oltre alle facoltà di Medicina anche a quella di Odontoiatria e protesi dentaria. In totale i posti disponibili sono 15mila e 200.