Alitalia, cori e striscioni alla protesta dei lavoratori e dei sindacati a Roma: “Senza garanzie né diritti”. Landini: “Governo non stia alla finestra”
“Non può essere come è avvenuto sino a ora, che il governo stia alla finestra senza assumersi le proprie responsabilità. Questa trattativa deve diventare una trattativa seria, basta diktat. L’obiettivo di tutti è che non ci devono essere licenziamenti”. A rivendicarlo, nel corso della manifestazione di sindacati e lavoratori di Ita a Roma, in piazza San Silvestro, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. “Non può succedere che con i soldi pubblici si determinino dei licenziamenti nel nostro paese”, ha continuato, bollando come “non accettabile” l’atteggiamento dell’azienda che ha deciso di interrompere unilateralmente la trattativa con i sindacati.
In piazza i lavoratori e sindacati delle diverse sigle hanno lanciato cori contro l’azienda, denunciando il taglio di diritti e salari, e attaccando sugli esuberi. “Troppo poche 2800 persone, tutti gli attuali dipendenti vanno salvaguardati. Senza dimenticare l’indotto”, hanno rilanciato. Diverse le richieste dei lavoratori e delle sigle presenti in piazza, in attesa del confronto tra esecutivo e parti sociali: dalla proroga della Cigs per i dipendenti Alitalia fino al 2025, al confronto sulla definizione dei bandi per i rami handling e manutenzione, ma soprattutto la tutela occupazionale per i rami aviation, handling e manutenzione di Alitalia e il Fondo di solidarietà del trasporto aereo.