Il giudice federale Yvonne Gonzalez Rogers ha emesso un’ingiunzione nella quale afferma che a Cupertino non è più consentito di vietare agli sviluppatori la fornitura di link che, se usati, allontano i consumatori dal sistema di acquisto di Apple. La decisione dà quindi ragione alla casa di sviluppo di videogiochi nota soprattutto per Fortnite
La giustizia americana infligge una dura sconfitta ad Apple nella sua battaglia con Epic Games. Il giudice federale Yvonne Gonzalez Rogers ha emesso un’ingiunzione nella quale afferma che a Cupertino non è più consentito di vietare agli sviluppatori la fornitura di link che, se usati, allontano i consumatori dal sistema di acquisto di Apple. Di fatto, il giudice Rogers ha ordinato ad Apple di cambiare le modalità in cui opera l’App Store, pur chiedendo a Epic di pagare i danni. Cupertino ha avuto ragione su 9 dei 10 punti di scontro, incassando però la sconfitta sugli acquisti sull’App Store.
In breve, le app iOS dovranno poter indirizzare gli utenti a opzioni di pagamento diverse da quelle offerte da Apple. L’ingiunzione, salvo altri ricorsi, entrerà in vigore tra 90 giorni, il 9 dicembre. La decisione del giudice Rogers dà quindi ragione a Epic Games, la casa di sviluppo di videogiochi nota soprattutto per Fortnite. La battaglia legale infatti era cominciata nell’agosto di un anno fa, dopo che Epic aveva introdotto uno sconto sugli acquisti in Fortnite ai giocatori che avessero deciso di usare una piattaforma di pagamento diversa da quelle proposte da Apple e Google. Cupertino e Mountain View avevano immediato rimosso il gioco dalle loro app store. Epic ha fatto causa a entrambe. Allo stesso tempo, il tribunale americano ha stabilito che Epic Games ha violato il suo contratto con Apple quando ha implementato il sistema di pagamento alternativo nell’app Fortnite. Di conseguenza, Epic deve pagare ad Apple il 30% di tutte le entrate raccolte: una somma che supera i 3,5 milioni di dollari.