Quando Papa Francesco ha accettato le sue dimissioni episcopali, erroneamente in molti hanno sostenuto che il motivo era dettato dalle sue posizioni omofobe. In realtà monsignor Xavier Novell Gomà non ha chiesto a Bergoglio solo di lasciare la guida della diocesi di Solsona, in Spagna, bensì di essere ridotto allo stato laicale per sposare la donna che ama. Si tratta di Silvia Caballol, 38enne, divorziata, psicologa e autrice di romanzi erotici-satanici. Il presule, oggi 52enne, è uscito allo scoperto confessando le autentiche motivazioni che lo hanno portato a dimettersi: “Mi sono innamorato di una donna per la prima volta in vita mia e voglio fare le cose per bene”.
L’ex vescovo di Solsona era stato nominato alla guida della diocesi spagnola nel 2010 da Benedetto XVI. All’epoca aveva appena 41 anni ed era uno dei presuli più giovani del mondo. Il 23 agosto scorso Francesco ha messo fine alla sua brillante carriera ecclesiastica accettandone le dimissioni. Ma, in questi undici anni di episcopato, Novell Gomà ha ripetutamente espresso posizioni gravemente omofobe. Proprio per questo motivo, nel 2017 il consiglio comunale di Cervera, in Catalogna, lo dichiarò persona non gradita poiché aveva sostenuto che “l’omosessualità può essere correlata a una figura paterna assente e lontana”. Immediate furono le polemiche e le manifestazioni di protesta di alcuni attivisti lgbt.
Successivamente, il sindaco di Solsona, David Rodríguez, classificò come “sfortunate” le dichiarazioni del vescovo al quale chiese una immediata rettifica. Monsignor Novell Gomà si scusò “con i genitori degli omosessuali che si sono sentiti male a causa delle mie dichiarazioni”, aggiungendo di non avere mai voluto offendere nessuno. Ma precisò che “avrebbe continuano a presentare senza paura la visione cristiana della persona e le conseguenze morali che derivano da essa”. Negli anni del suo episcopato, monsignor Novell Gomà si è fatto notare anche per le sue pratiche esorcistiche e il suo fermo contrasto all’aborto.
Inoltre, si è schierato apertamente per l’indipendenza della Catalogna. La sua diocesi ha sempre difeso il diritto di decidere dei catalani e la legittimità della richiesta, invitando i fedeli a votare favorevolmente e assicurando che la Catalogna “soddisfa gli elementi che la dottrina sociale della Chiesa indica per la realtà di una nazione: cultura, lingua e storia”. Da parte sua, il vescovo ha più volte invitato i cittadini a “non rimanere estranei a questo processo”, chiedendo loro, “con uno spirito democratico e pacifico, di scegliere con tranquillità l’opzione migliore per il bene della Catalogna”. Successivamente, prima delle elezioni parlamentari catalane del 2015, in un articolo pubblicato sul settimanale diocesano, monsignor Novell Gomà si espresse apertamente in favore dell’indipendenza. Ora l’epilogo del suo episcopato e del suo sacerdozio a causa di questa love story.
Twitter: @FrancescoGrana