La commemorazione a New York davanti al presidente e alla First lady, insieme ai predecessori Barack Obama e Bill Clinton. George W. Bush presente al Pennsylvania memorial rilancia l'appello all'unità: "I pericoli per il nostro paese non arrivano solo da fuori ma anche dall’interno". Mentre Donald Trump dopo una visita a Ground Zero vola in Florida per commentare un incontro di boxe. Il leader di Al Qaeda diffonde un video di un'ora: "Gerusalemme non sarà mai giudaizzata"
La cerimonia di commemorazioni dell’11 settembre si è aperta con un minuto di silenzio alle ore 8.46 americane, quando esattamente 20 anni fa il primo aereo si scagliò contro la Torre nord del World Trade Center. Fu l’inizio dell’attentato che avrebbe portato al crollo delle Torri Gemelle, causando la morte di 2.997 persone e cambiando la storia. Un altro aereo si schiantò sulla facciata ovest del Pentagono, un quarto velivolo si schianta nelle campagne della Pennsylvania. La cerimonia principale si tiene a Ground Zero, dove sono presenti il presidente Joe Biden e la First lady Jill Biden, insieme ai predecessori Barack Obama e Bill Clinton, ma i luoghi del ricordo sono anche Washington e Shanksville. Proprio dal luogo dove si è schiantato il volo 93 parla la vicepresidente, Kamala Harris: “I giorni che sono seguiti all’11 settembre ci ricordano che l’unità è possibile in America. L’unità è fondamentale: è essenziale per la nostra prosperità, per la nostra sicurezza nazionale”.
Un appello che, sempre dalla Pennsylvania, rilancia anche George W. Bush: “Siamo rimasti scioccati dall’audacia del male e dall’eroismo dei soccorritori”, dichiara l’ex presidente, lamentando appunto le divisioni degli Stati Uniti e chiedendo l’unità come nel 2001. “Quando si tratta di unire il paese, quei giorni” dell’11 settembre “sembrano lontani“. “I pericoli per il nostro paese non arrivano solo da fuori ma anche dall’interno – afferma Bush – C’è una lieve sovrapposizione fra gli estremisti violenti fuori dai confini e quelli in casa che, nel loro disdegno per il pluralismo e la vita, sono figli dello stesso spirito ed è nostro compito combatterli“. Forse un riferimento all’unico ex inquilino della Casa Bianca che non partecipa a nessuna cerimonia ufficia: Donald Trump. Il tycoon visita Ground Zero, ma poi vola in Florida dove in serata deve commentare un incontro di boxe.
La cerimonia a Ground Zero – Durante l’ingresso della bandiera e l’inno americano, i familiari delle vittime presenti hanno alzato le foto dei loro cari. Poi a Ground Zero è iniziata poi la lettura dei nomi delle circa 3mila persone uccise dall’attentato alle Torri Gemelle. Dopo il primo momento di raccoglimento, un secondo minuto di silenzio è stato osservato a New York per ricordare lo schianto del volo 175 nella Torre Sud. A sorpresa, Bruce Springsteen partecipa alla cerimonia. Il cantante, che nel 2002 ha pubblicato un album “The Rising” dedicato ai fatti dell’11 settembre, canta “I’ll see you in my dreams“.
Biden visita i tre luoghi dell’attentato – La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, spiega che il presidente Biden non vuole tenere alcun discorso ufficiale alle cerimonie per l’anniversario dell’11 settembre. Solo un videomessaggio, perché “il presidente ritiene che sia importante visitare ognuno dei tre siti per commemorare le vite perse”: New York, ma anche Washington e la Pennsylvania. “I sacrifici fatti in quel giorno – aggiunge Psaki – hanno avuto conseguenze su milioni di persone in tutto il Paese, ma certamente su molte persone di quelle comunità“. Al Pennsylvania memorial Joe e Jill Biden arrivano dopo la cerimonia a Ground Zero e depongono una corona in memoria delle vittime del volo 93. Poi la visita al Pentagono, l’altro obiettivo degli attacchi terroristici dell’11 settembre.
Il video di Al Qaeda – Si intitola “Gerusalemme non sarà mai giudaizzata” il video di 60 minuti diffuso da Al Qaeda nel giorno del 20esimo anniversario degli attacchi contro gli Stati Uniti nel quale compare il leader del gruppo terroristico, Ayman al Zawahiri. “L’attuale situazione richiede che noi esauriamo le forze del nemico fino a quando si lamenterà a causa dei problemi economici e militari”, ha detto nel video al Zawahiri affermando che una delle “principali operazioni in questo senso è Tel Saman” riferendosi all’attacco, condotto il primo gennaio scorso, contro una base militare russa nel nord est della Siria. “Questa operazione è un esempio pratico di come rompere l’assedio militare del nemico”, continua il leader di al Qaeda che nel video fa riferimento al ritiro americano dall’Afghanistan ma non alla vittoria dei talebani. Inoltre critica gli accordi di normalizzazione dei rapporti tra Israele e diversi Paesi arabi che descrive come “traditori“.