Katalin Karikó, dell’azienda BioNTech, e Drew Weissman, dell’università Pennsylvania, sono stati premiati "per avere ingegnerizzato la tecnologia a Rna che ha consentito il rapido sviluppo di vaccini efficaci contro la pandemia di Covid-19", si legge nelle motivazioni di uno dei tre premi assegnati quest’anno nel settore delle Scienze della vita
Rna messaggero, onde gravitazionali e teoria dei fibrati. Sono questi i campi premiati con il Breakthrough Prize Foundation, che valorizza le scoperte lasceranno un segno durante nel campo della ricerca scientifica. Gli ideatori dei vaccini a Rna messaggero (mRna) diventati le più famose e diffuse armi contro la pandemia di Covid-19, e la scoperta delle prime onde gravitazionali generate da stelle bizzarre, come quelle di neutroni, da parte di due ricercatrici italiane: sono alcuni dei ricercatori che quest’anno si sono aggiudicati i premi Breakthrough, noti come gli Oscar della scienza. Arrivati alla decima edizione e ormai diventati fra i riconoscimenti scientifici più ambiti a livello internazionale, considerato quasi al pari del Nobel. Il premio è ideato dalla Breakthrough Prize Foundation, i cui fondatori sono i magnati Sergey Brin, Priscilla Chan, Mark Zuckerberg, Anne Wojcicki, Yuri e Julia Milner.
Il Breakthrough Prizes ha quest’anno un montepremi complessivo di 15,75 milioni di dollari, diviso fra cinque categorie, ognuna delle quali si aggiudica tre milioni, più altre sezioni minori con premi da 100.000 dollari assegnati a giovani ricercatori. Katalin Karikó, dell’azienda BioNTech, e Drew Weissman, dell’università Pennsylvania, sono stati premiati “per avere ingegnerizzato la tecnologia a Rna che ha consentito il rapido sviluppo di vaccini efficaci contro la pandemia di Covid-19”, si legge nelle motivazioni di uno dei tre premi assegnati quest’anno nel settore delle Scienze della vita. La commissione che ha assegnato i premi ha rilevato che i vaccini sviluppati e commercializzati da Pfizer/BioNTech e Moderna hanno dimostrato la loro efficacia grazie ai decennali sforzi di ricerca dei due ricercatori che, nonostante un iniziale scetticismo diffuso, sono riusciti a creare una tecnologia dirompente non solo per la lotta al virus SarsCoV2, ma per lo sviluppo di futuri vaccini e terapie contro moltissime patologie, dal virus Hiv responsabile dell’Aids ai tumori. Collegato alla pronta risposta della ricerca contro la pandemia di Covid-19 è il premio assegnato a Shankar Balasubramanian e David Klenerman, dell’università britannica di Cambridge, e a Pascal Mayer, dell’azienda Alphanosos, per lo sviluppo di un nuovo efficace metodo per la lettura di sequenze di Dna su larga scala utile in particolare per il monitoraggio quasi in tempo reale delle varianti del virus.
Nella categoria Nuovi orizzonti nella fisica il premio è andato a quattro ricercatori, fra i quali le italiane Alessandra Corsi, dell’università di Tecnologia del Texas, e Raffaella Margutti, dell’università della California a Berkeley. Entrambe, si legge nella motivazione, hanno posto le basi per l’osservazione di sorgenti di onde gravitazionali e pe l’estrazione di informazioni dallo studio della prima collisione tra stelle di neutroni. Per la matematica l’unico premiato è stato il giapponese Takuro Mochizuki, dell’università di Kyoto, per il lavoro, definito monumentala, che ha portato a una svolta nella cosiddetta teoria matematica dei fibrati. A causa delle difficoltà imposte dalla pandemia, l’assegnazione del premio non è avvenuta con un evento e la cerimonia di consegna potrebbe forse slittare all’inizio del 2022.