Nella settimana del Salone dell’Auto di Monaco, in un periodo in cui il settore è imbrigliato dalla carenza dei microchip, Porsche scende in campo con il battesimo del suo ottavo Porsche Experience Center e alza l’asticella dell’esperienzialità. Anche la data scelta per l’inaugurazione ufficiale è un simbolo per il brand e per tutti gli appassionati: l’11 settembre che, nello standard anglosassone si scrive 911, proprio come l’iconico modello della Casa.
L’investimento è stato di 28 milioni di euro per un complesso di 60 ettari a Castrezzato (Brescia). Numeri che lo rendono il più grande al mondo ma anche il più completo rispetto ai sette già esistenti che si trovano a Lipsia, Silverstone, Atlanta, Le Mans, Los Angeles, Shanghai, Hockenheim e ai quali se ne aggiungeranno uno a Tokyo (entro la fine dell’anno) e un altro in Canada. E’ il primo in Italia ed è anche l’unico ad avere al suo interno un circuito omologato FIA di livello 2: vi si può svolgere qualunque tipo di competizione motoristica tranne la Formula 1.
In occasione dell’anteprima nazionale alla stampa, avvenuta qualche giorno prima dell’apertura ufficiale, Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia, non nasconde l’emozione: “Siamo davvero orgogliosi di avere un Porsche Experience Center nel nostro Paese. In Italia esistono già molti circuiti ma il PEC-Franciacorta è una struttura radicalmente diversa perché pensata per esprimere al meglio i valori della nostra marca e offrire un’esperienza unica e coinvolgente”.
Situato nel cuore del Nord Italia, non solo è comodo poiché si trova vicino ai tre aeroporti di Milano, Bergamo e Verona ma è anche a due passi dalle sponde del Lago d’Iseo, tra le dolci colline famose per la produzione vinicola, patria di ben 120 cantine in soli 19 paesi. Siamo in Franciacorta, un’eccellenza italiana, proprio come è destinato a diventare il PEC della casa di Zuffenhausen.
La strada di accesso fornisce immediatamente un colpo d’occhio che garantisce l’effetto wow: una costruzione avveniristica, con una struttura ad archi dal design molto raffinato, di cui si è occupata GBPA Architects, società di progettazione degli architetti Antonio Gioli e Federica De Leva. L’attenzione all’ambiente, coerente con la “Strategia 2030” di Porsche, pervade tutta la struttura: non solo si è recuperato il più possibile dalle strutture pre-esistenti ma l’intero impianto è alimentato da energia proveniente da fonti rinnovabili.
Il Customer Center è un vero e proprio portale di accesso a tutte le esperienze dedicate a clienti e appassionati. Al centro dei 5.600 mq si trova l’agorà dalla quale si dipanano diverse aree: sale briefing per le sessioni teoriche, uno showroom per la configurazione delle vetture dove sarà possibile richiedere la consegna della propria Porsche, lo Speedster, un ristorante panoramico con vista sull’autodromo, uno shop, un’area Kids, una terrazza panoramica e Il bar Targa. Per gli eventi corporate, sono inoltre disponibili un Business Center per 140 persone e una Board Room per gli incontri di lavoro.
L’altra area dell’impianto è il Paddock: attrezzata con 29 box, per ospitare eventi di motorsport, a partire dal Campionato monomarca Porsche Carrera Cup Italia. Sono tre le zone che compongono l’area. Cuore pulsante è il circuito di 2,5 km: molto tecnico, con curve e chicane che si susseguono rapidamente. C’è quindi l’area di guida sicura, che comprende una pista a bassa aderenza, realizzata con cemento levigato che replica l’effetto bagnato, perfetto per provare sbandate, sovrasterzi e pendoli. Infine un percorso off-road di 1,2 km con rampe, twist e sterrati per mettere alla prova le qualità fuoristradistiche di Cayenne e Macan.
Completano l’offerta un Simulation Lab dedicato alla realtà virtuale e gli Esport, con otto simulatori di ultima generazione e una pista di Go-Kart elettrici con 3 mappature di potenza, l’unica degli otto Porsche Experience Center esistenti al mondo. Entro la fine dell’anno sarà anche completato il nuovo Training Center di Porsche Italia, per le attività di formazione della rete di concessionari. Nell’allestimento del PEC è stata prestata attenzione anche alle diversità e infatti 3 delle 35 vetture utilizzate sono dotate di un dispositivo di assistenza alla guida per consentire alle persone con disabilità di non rinunciare all’emozione della guida sportiva.
Al PEC lavoreranno circa 50 persone, pronte ad accogliere più di 20.000 visitatori all’anno, la maggior parte clienti Porsche, ma non solo. Per tutti gli appassionati sono infatti disponibili pacchetti ordinabili online che vanno dai 170 ai 900 euro. Time attack, per un’esperienza in pista, Drift, per divertirsi nella pista a bassa aderenza oppure Crazy, per combinare entrambe le attività. C’è anche il Tasting (da non confondere con testing) single o double, per evocare l’emozione dell’assaggio di uno o due modelli Porsche, in Franciacorta, patria della degustazione.