È morto a 86 anni Abimael Guzmán, fondatore ed ex guida del gruppo terroristico peruviano Sendero Luminoso. Attualmente l’uomo stava scostando l’ergastolo per terrorismo presso la base navale di Callao – nel carcere di massima sicurezza alla periferia di Lima -, ma nelle ultime settimane era stato sottoposto a delle cure per i suoi problemi di salute. A dare la notizia è stato un portavoce della Marina.
Guzmán è stato per diversi anni l’uomo più ricercato dl Perù. Ha guidato il gruppo di guerriglia, di ispirazione maoista, dagli anni ’60 e, secondo la Commissione per la verità e la riconciliazione, è stato responsabile dell’uccisione di più di 69mila persone. È stato arrestato nel 1992, prima di poter realizzare la sanguinosa rivoluzione contadina, da lui a lungo auspicata, e da allora era in carcere. Le condanne vere e proprie sono arrivate solo nel 2006 e nel 2018. Anche se da luglio la sua salute stava peggiorando si è rifiutato di farsi trasferire in un centro sanitario e avrebbe anche rifiutato il cibo per alcuni giorni. La morte è avvenuta “per complicazioni”, hanno fatto sapere le autorità carcerarie. La Marina ha informato la moglie Elena Yparragurre – ha detto l’avvocato Alfredo Crespo – senza specificare l’ora del decesso. Di recente, Sendero Luminoso aveva proposto il perdono e la liberazione di Guzmán e di altri leader ex leader, ma l’idea non è stata raccolta con entusiasmo dall’opinione pubblica o dalla politica.
“Il leader terrorista Abimael Guzmán responsabile della perdita di innumerevoli vite dei nostri compatrioti, è morto. – ha scritto su Twitter il presidente del Perù, Pedro Castillo – La nostra posizione di condanna del terrorismo è ferma e incrollabile. Solo in democrazia costruiremo un Perù di giustizia e sviluppo per il nostro popolo”. Il capo dello Stato si è espresso in questi termini dopo che nelle scorse settimane l’opposizione di destra peruviana ha ripetutamente attaccato ministri e personalità del suo partito Perú Libre insinuando loro complicità passate con Sendero Luminoso.