“Non sarebbe più in pericolo di vita” il bambino di 6 anni accoltellato ieri sera a Rimini. Operato nella notte resta ricoverato all’ospedale Infermi in prognosi riservata. Al momento l’aggressore è accusato di tentato omicidio aggravato. Il piccolo, di origine bengalese, si trovava su un bus proveniente da Riccione insieme alla madre – secondo le ricostruzioni – quando due addette al controllo hanno chiesto il biglietto a un altro passeggero – un 26enne originario della Somalia. In un primo momento il giovane non ha reagito. Poi ha estratto il coltello, ferendo in modo superficiale entrambe le donne. A quel punto l’autista, minacciato, ha fermato il mezzo e l’uomo è fuggito. Allontanandosi però l’aggressore ha colpito altre tre persone, tra cui il bambino alla gola. Il piccolo è stato portato immediatamente al Pronto Soccorso e poi in Rianimazione.
Le due addette ai controlli dei biglietti sull’autobus sono state trasportate all’Ospedale Bufalini di Cesena. La più grave ha una prognosi di 60 giorni per ferite al torace, al viso e al collo. L’altra invece, con lievi tagli sul collo, dovrà rimanere in ospedale per 10 giorni. Le altre vittime dell’aggressione – una giovane e una 77enne – sono state ferite solo di striscio alla gola. Ieri sera gli inquirenti hanno fermato il 26enne, che dovrà rispondere delle accuse di tentato omicidio, lesioni e tentata rapina. Indagini sono ancora in corso per capire i contorni nei quali è maturata tutta la vicenda e il giovane nei prossimi giorni verrà sentito nell’interrogatorio di garanzia. Ospite di una struttura della Croce Rossa, si trovava in Europa dal 2015 e aveva presentato la domanda per lo status di rifugiato in diversi Paesi. Secondo alcune testimonianze aveva manifestato comportamenti violenti e non è escluso che al momento dei fatti che fosse sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti.