“Chiariamo subito: Salvini non ci ha capito nulla. Non è che le varianti nascono come reazione ai vaccini, ma vengono prima le varianti e poi tutto il resto”. Così a “L’aria che tira” (La7) Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, risponde a distanza al leader della Lega, Matteo Salvini, ribadendo che non esistono varianti che nascono perché incontrano il vaccino.
E spiega: “Ogni volta che il virus si replica, il meccanismo di replicazione introduce casualmente degli errori all’interno del codice genetico del virus, ovvero quelle che chiamiamo ‘mutazioni’ o ‘varianti’ del virus. Queste varianti che avvengono casualmente possono essere neutre, cioè la loro frequenza non diminuisce, né aumenta, ma la maggior parte di queste mutazioni dà degli svantaggi al virus, nel senso che normalmente il virus diventa più debole. Ci sono poi varianti molto rare che invece avvantaggiano il virus, permettendogli di diffondersi meglio. Queste varianti sono quelle che si adattano all’ambiente”.
Il virologo puntualizza: “Ora, dall’inizio dell’epidemia, hanno avuto maggiore capacità di adattamento le varianti con un indice di trasmissione più elevato. Nel momento in cui introduco la vaccinazione, cambio chiaramente la situazione, perché metto una barriera. A questo punto, entrano due fattori in gioco: le varianti che sono più trasmissibili oppure le varianti che eventualmente riescono a sfuggire al vaccino.La combinazione di questi due fattori crea una nuova selezione – continua – Quindi, nel momento in cui abbiamo vaccinato la maggior parte delle persone, abbiamo creato un ambiente diverso e di fatto non necessariamente si selezionano le varianti che hanno un indice di trasmissione maggiore, ma possono selezionarsi varianti che hanno la capacità di resistere al vaccino e con un indice di trasmissione minore. In ogni caso, meno il virus circola, meno esiste la possibilità che nascano varianti”.
Riguardo al caso di Israele, Crisanti osserva: “A Salvini rispondo così: la vaccinazione ha una durata limitata. L’effetto dei vaccini attualmente disponibili sembra che abbia durata dai 6 agli 8 mesi. Quindi, è chiaro che trascorsi questi mesi si torna più suscettibili all’infezione. Dopodiché, Israele ha vaccinato precocemente la maggior parte della popolazione, creando quella situazione per cui possono avvantaggiarsi varianti resistenti al virus. Ma nel caso di Israele c’è la variante Delta, che è un problema internazionale. Ha un indice di trasmissibilità elevatissimo e una capacità medio-bassa di sfuggire ai vaccini”.
La7 - 13 Settembre 2021
Crisanti a La7: “Salvini non ha capito nulla di varianti. Israele? Ha vaccinato precocemente e immunizzazione dura dai 6 agli 8 mesi”
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“Chiariamo subito: Salvini non ci ha capito nulla. Non è che le varianti nascono come reazione ai vaccini, ma vengono prima le varianti e poi tutto il resto”. Così a “L’aria che tira” (La7) Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, risponde a distanza al leader della Lega, Matteo Salvini, ribadendo che non esistono varianti che nascono perché incontrano il vaccino.
E spiega: “Ogni volta che il virus si replica, il meccanismo di replicazione introduce casualmente degli errori all’interno del codice genetico del virus, ovvero quelle che chiamiamo ‘mutazioni’ o ‘varianti’ del virus. Queste varianti che avvengono casualmente possono essere neutre, cioè la loro frequenza non diminuisce, né aumenta, ma la maggior parte di queste mutazioni dà degli svantaggi al virus, nel senso che normalmente il virus diventa più debole. Ci sono poi varianti molto rare che invece avvantaggiano il virus, permettendogli di diffondersi meglio. Queste varianti sono quelle che si adattano all’ambiente”.
Il virologo puntualizza: “Ora, dall’inizio dell’epidemia, hanno avuto maggiore capacità di adattamento le varianti con un indice di trasmissione più elevato. Nel momento in cui introduco la vaccinazione, cambio chiaramente la situazione, perché metto una barriera. A questo punto, entrano due fattori in gioco: le varianti che sono più trasmissibili oppure le varianti che eventualmente riescono a sfuggire al vaccino.La combinazione di questi due fattori crea una nuova selezione – continua – Quindi, nel momento in cui abbiamo vaccinato la maggior parte delle persone, abbiamo creato un ambiente diverso e di fatto non necessariamente si selezionano le varianti che hanno un indice di trasmissione maggiore, ma possono selezionarsi varianti che hanno la capacità di resistere al vaccino e con un indice di trasmissione minore. In ogni caso, meno il virus circola, meno esiste la possibilità che nascano varianti”.
Riguardo al caso di Israele, Crisanti osserva: “A Salvini rispondo così: la vaccinazione ha una durata limitata. L’effetto dei vaccini attualmente disponibili sembra che abbia durata dai 6 agli 8 mesi. Quindi, è chiaro che trascorsi questi mesi si torna più suscettibili all’infezione. Dopodiché, Israele ha vaccinato precocemente la maggior parte della popolazione, creando quella situazione per cui possono avvantaggiarsi varianti resistenti al virus. Ma nel caso di Israele c’è la variante Delta, che è un problema internazionale. Ha un indice di trasmissibilità elevatissimo e una capacità medio-bassa di sfuggire ai vaccini”.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.