Per la prima volta dopo dieci anni un premier israeliano va in visita in Egitto. Lo aveva annunciato la stessa presidenza egiziana: “Il presidente Abdel Fattah El-Sisi il primo ministro israeliano Naftali Bennett” a Sharm El Sheik, la località balneare sul Mar Rosso. L’incontro “dovrebbe affrontare una serie di questioni bilaterali tra le due parti in vari campi, nonché i mezzi e gli sforzi per rilanciare il processo di pace” in Medio Oriente e “gli ultimi sviluppi della scena regionale e internazionale” ha precisato sulla propria pagina Facebook l’ambasciatore Bassam Radi, portavoce della presidenza egiziana.

L’ultima visita di un premier israeliano in Egitto, anche quella volta a Sharm El Sheik, risale dal 6 gennaio 2011, pochi giorni prima della caduta dell’allora presidente Hosni Mubarak. Quest’ultimo aveva ricevuto il predecessore di Bennet, Benyamin Netanyahu. I media israeliani riferirono tuttavia di un suo incontro segreto con Sisi nel 2018. L’Egitto era stato il primo paese arabo a fare pace con Israele nel 1979 dopo aver combattuto quattro guerre contro lo Stato ebraico dal il 1948 e il ’73. Le relazioni tra i due Paesi sono ancora definibili come una “pace fredda”, testimoniata da critiche a Israele mosse da media egiziani e diffuse nell’opinione pubblica. Tutto sommato però le relazioni tra i due paesi sono migliorate negli ultimi anni: fra l’altro l’Egitto ha svolto un ruolo chiave nel mediare i cessate il fuoco tra Israele e Hamas a Gaza in almeno tre conflitti fra il movimento islamico e lo stato ebraico. L’Egitto e Israele inoltre hanno forti interessi comuni nel gas: sono stati entrambi fondatori del Forum del gas del Mediterraneo orientale e si stanno coordinando per liquefare quello israeliano in Egitto al fine di una riesportazione. Entrambi poi hanno in comune la contrapposizione alla Fratellanza musulmana, progenitrice del movimento di Hamas al potere a Gaza dal 2007 e messa al bando in Egitto dal 2013 a causa di suoi tentativi di destabilizzazione terroristica del Paese.

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