“Una roba oscena”. È partita col botto la nuova edizione di “Scherzi a parte”. Il primo scherzo trasmesso, quello allo chef Gianfranco Vissani, ha infiammato il mondo dei social a causa del linguaggio utilizzato dal famoso cuoco. Lo scherzo prevedeva che una squadra fittizia di ispettori della Asl raggiungessero il suo locale per fare un controllo. Come previsto dal programma, Vissani è andato su tutte le furie. Il nervosismo è salito alle stelle quando l’ispettore, interpretato dal comico Barty Colucci, ha cominciato a stuzzicare lo chef sulle norme Covid.
Le prime polemiche, a dire il vero, sono partite proprio da questo punto. Alcuni hanno ritenuto poco opportuno scherzare su un tema così importante, come il Covid. Ma ad aver sconvolto il pubblico televisivo è il linguaggio utilizzato da Vissani… “beeppato” per gran parte dello scherzo a causa delle numerose parolacce affiancate da insulti e bestemmie. “Avete rotto il ca*.. Guarda questo cog*ione, stiamo lavorando con la televisione. Hai capito? Mi hai rotto il ca**o, ti do un cazzotto, vai fuori dal mio locale”, è un estratto delle parole di Vissani.
La reazione, specialmente su Twitter, è stata molto dura nei confronti della “vittima” dello scherzo orchestrato dal programma. “Fa schifo da quante parolacce ha usato, una roba oscena”, “Ma sta roba dovrebbe far ridere? Lui che sclera per le norme anti covid?”, “Risulterò pesante ma uno scherzo sul covid anche no e poi lui ne sta uscendo male male #ScherziaParte”; “L’arroganza degli chef…”, sono solo alcuni dei commenti.