“A Cingolani non fanno paura i 50 gradi a Siracusa o i 56mila morti per smog, ma la transizione ecologica”: Europa verde in piazza per chiedere le dimissioni del ministro
“Per il ministro ciò che fa paura non è lo smog, gli incendi, la desertificazione, ma la stessa transizione ecologica. Allora abbiamo il sospetto che voglia soltanto far passare le lobby del nucleare e dell’industria fossile e consentirgli di avere un ruolo nella gestione dei fondi del Pnrr del nostro Paese”, ha attaccato Bonelli. E ancora: “Gravi le sue frasi sui rincari delle bollette: lui è un ministro, non può limitarsi alla denuncia. Non dice che la responsabilità non è della transizione, ma di una politica energetica sbagliata, che si basa su gas, che in Europa sta aumentando incredibilmente il prezzo. Questa è l’occasione da non perdere per puntare sulle rinnovabili. Invece questa gente è irresponsabile. Non può andare al governo e pensare di portare l’Italia nel passato e nell’area del negazionismo climatico“, ha aggiunto.
Per poi lanciare un appello allo stesso Conte: “Spero che l’incontro con Cingolani non finisca con un nulla di fatto e che si stringano virtualmente la mano. Voglio ricordare al presidente M5s che ha messo nel suo simbolo una data, 2050. Ecco, secondo il Forum Ambrosetti e la fondazione Enel, le politiche adottate da questo governo e dagli esecutivi passati porteranno a raggiungere gli obiettivi sul clima dell’Europa del 2030 con 29 anni di ritardo in Italia, perdendo 424 miliardi di euro”, ha concluso.