In caso di ritardi durante un viaggio sulle rete autostradale dovuto ai cantieri, dal 15 settembre gli automobilisti potranno chiedere un rimborso del danno subito che potrà arrivare al 100% del pedaggio. Autostrade per l’Italia ha dedicato alla misura – condivisa con il ministero delle Infrastrutture e in fase di presentazione formale all’Antitrust – uno stanziamento di 250 milioni in 5 anni, compresi 77 milioni per i ristori delle agevolazioni tariffarie in Liguria.
La valutazione dei ritardi rischia tuttavia di ‘rimpicciolire’ la misura perché considera un tempo di percorrenza standard di 100 chilometri all’ora per i veicoli leggeri e 70 per i mezzi pesanti. E si verrà rimborsati chiaramente solo nel caso si siano incontrati cantieri che hanno limitato la viabilità riducendo le corsie. Al momento i cantieri attivi sono circa 300 in 2.855 chilometri di rete Aspi con 1.943 ponti e viadotti, 574 gallerie per 350 chilometri e 1.798 cavalcavia.
Non sono considerati quindi i lavori sulla corsia di emergenza e non sono considerati i ritardi subiti a causa del traffico nei giorni di punta se non si sono incontrati cantieri o quelli dovuti ad altre cause come un incidente o eventi metereologici. Il rimborso sarà del 100% del pedaggio ad esempio se entro i 30 chilometri si è avuto un ritardo di 15-30 minuti e se su un percorso di 150-249 chilometri si sono avute più di due ore di ritardo, mentre se sull’ultimo percorso il ritardo è tra 1 ora e 90 minuti il rimborso sarà del 75%.
Per ottenere il rimborso si dovrà scaricare l’app “Free to x” che consentirà la registrazione dei rimborsi sperimentale fino al 31 dicembre, mentre i pagamenti arriveranno da gennaio 2022. Il rimborso sarà più semplice nel caso di telepedaggio con la recezione automatica dei transiti rimborsabili e la sola conferma dei rimborsi proposti. Nel caso di pagamento con contanti o carte si invierà tramite app la foto della ricevuta prelevata al casello di uscita.