Era infatti l’8 agosto del 2013 quando Ho, e il padre, vennero individuati in mezzo alla foresta vestiti soltanto di una sottile striscia di corteccia sul pube
Il Tarzan vietnamita è morto di cancro. Ad Ho Van Lang è stato fatale il mondo civilizzato. Come forse nemmeno la leggenda di Pocahontas all’uomo di 52 anni, che visse nella giungla vietnamita per quarant’anni, la quotidianità fatta di case e strade di città gli ha portato solo dolore e morte. Era l’8 agosto del 2013 quando Ho, e il padre, vennero individuati in mezzo alla foresta vestiti soltanto di una sottile striscia di corteccia sul pube.
Il padre di Ho era un soldato dell’esercito vietnamita e nel 1971 dopo che una bomba statunitense gli uccise la moglie e gli altri figli, decise di cancellare ogni traccia di sé ritirandosi in mezzo ad alberi e cespugli con il figlio Ho, mangiando roditori, bacche e frutti commestibili, lavandosi se necessario con acqua piovana, vivendo in capanne. Ho, tra l’altro, non aveva mai visto nulla che non fosse la foresta, non aveva mai usato il denaro come scambio sociale con gli altri uomini, non aveva mai incontrato una donna e credeva – come dichiarato in alcune intervista – in una sorta di Dio della Luna imparato guardando il cielo.
Solo nel 2013 uno dei fratelli di Ho che si credeva morto sotto il bombardamento finanziò la ricerca di padre e fratello. Fu un gruppo di una ventina di contadini a ritrovarli e da quel dì Ho ha vissuto in città. Fino al tragico epilogo dell’altro giorno: un tumore al fegato che l’ha portato alla morte.