Il comitato promotore e l'associazione Coscioni: "Dopo aver ampliato la platea degli autenticatori e istituito la firma digitale, il Governo non può non estendere al 30 ottobre i tempi per la consegna delle firme"
Continuano a crescere a ritmo continuano le firme per il referendum sulla cannabis: in tre giorni sono state superate le 333mila firme. “Continua la corsa verso le 500.000 per votare in primavera 2022”, si legge in una nota dell’associazione Luca Coscioni e del Comitato Promotore Referendum Cannabis. Da oggi, tra l’altro, sarà possibile firmare senza Spid, cioè l’identità digitale o la Carta d’Identità Elettronica. In che modo? “Grazie a TrustPro un servizio de costo di 3 euro che consente firme elettroniche qualificati in tutte Europa”, spiega il comitato promotore. “Visto lo straordinario successo della campagna raccolta firme online – continua la nota – i promotori rinnovano l’appello al Governo affinché non ci siano discriminazioni in termini di tempo per il deposito delle firme in Cassazione. La firma digitale è solo il primo passo, adesso occorre raccogliere i certificati elettorali di chi ha sottoscritto”.
Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni e Presidente del comitato promotore referendum spiega che “dopo aver ampliato la platea degli autenticatori e istituito la firma digitale, il Governo non può non estendere al 30 ottobre i tempi per la consegna delle firme. Sarebbe un ritorno agli irragionevoli ostacolì al godimento dei diritti civili stigmatizzati dalle Nazioni unite a seguito del ricorso di Mario Staderini. Auspichiamo che le Ministre Cartabia e Lamorgese chiariscano quanto prima i termini degli impegni presi con l’ordine del giorno di Riccardo Magi”.