Un giro di affari da milioni di euro è stato rintracciato dagli uomini dell'Interpol in 28 Paesi del mondo. Ad Hong Kong la 'centrale operativa': 800 sospetti rintracciati. Sequestrati 7,9 milioni di dollari (circa 6,7 milioni di euro) in contanti
Un giro di scommesse clandestine sugli Europei 2020, per un vortice di affari da milioni di euro, è stato rintracciato dagli uomini dell’Interpol in 28 Paesi del mondo. E nei due mesi della massima competizione continentale di calcio i fermi sono stati circa 1.400, oltre la metà dei quali ha riguardato cittadini di Hong-Kong. La mega-operazione ha portato gli inquirenti europei e asiatici a sequestrare 7,9 milioni di dollari (circa 6,7 milioni di euro) cash, come anche computer e telefoni portatili legati alle scommesse illegali per un totale di 465 milioni di dollari (390 milioni di euro).
“Le scommesse clandestine fruttano somme importanti alle reti del crimine organizzato e sono spesso legate a fatti di riciclaggio e corruzione”, ha sottolineato l’Interpol. In particolare, la polizia di Hong-Kong ha posto in stato di fermo 800 sospetti, tra cui il capo presunto di una rete di bookmaker controllato dalla mafia cinese, intercettando 2,7 milioni di dollari cash nonché archivi che testimoniano centinaia di milioni di puntate.
In Italia sono stati circa 280 i centri scommesse multati per le attività illegali, quasi sempre riconducibili a frodi sulle scommesse on-line al livello mondiale. Si è trattato dell’ottava ‘edizione’ dell’operazione Soccer Gambling e ha coinvolto 17 Stati europei (Austria, Belgio, Croazia, Repubblica ceca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Svizzera e Regno Unito) e anche Azerbaigian, Bahrein, Brunei, Cambogia, Cina, India, Malesia, Maldive, Filippine, Singapore e Vietnam.