In un'intervista al settimanale Chi, l'ex manager e ministro dello Sviluppo economico lancia ancora una volta l'uomo per tutte le stagioni. Poi rilancia a La7: "Lo stimo e credo che su tutto quello che concerne i rifiuti sia molto bravo e operativo"
“Se fossi eletto sindaco? Vorrei subito Guido Bertolaso commissario straordinario e vicesindaco al decoro urbano. L’ho detto che chiamo soltanto i migliori“. Eccolo il rinnovamento di Carlo Calenda, l’aspirante sindaco di Roma che ha costrtuito la propria corsa sulla – supposta – novità e indipendenza dai partiti della propria candidatura. In un’intervista al settimanale Chi, l’ex manager e ministro dello Sviluppo economico lancia ancora una volta l’uomo per tutte le stagioni, l’ex capo della Protezione civile reduce dalla (fallimentare) esperienza di consulente – e poi coordinatore della campagna vaccinale – nella Regione Lombardia di Fontana e Gallera. Calenda aveva già speso parole di stima nei confronti di Bertolaso ai tempi in cui si parlava di una sua candidatura a sindaco per il centrodestra: “Lo preferisco a Raggi tutta la vita”.
Anche a Tagadà, su La7, rilancia l’idea di affidargli un ruolo centrale nella propria – eventuale – futura amministrazione, seppur aggiustando un po’ il tiro: “Io stimo Guido Bertolaso e credo che su tutto quello che concerne i rifiuti sia molto bravo e operativo. Siccome abbiamo il Giubileo, un’occasione molto importante per rendere Roma più vivibile per pellegrini e romani e per realizzare opere più rapidamente, penso che lui sarebbe un ottimo commissario per farlo. Poi il ruolo da vicesindaco o la responsabilità sul decoro sarà un discorso politico da fare più avanti. È questo il bello, non avendo partiti alle spalle io potrò fare una squadra prendendo solo gente in gamba“, dichiara.