Il termine è la traduzione dell'attuale denominazione in lingua maori, il Te Reo, la cui conoscenza è scesa nel corso del tempo: oggi la parla solo il 3% degli abitanti
La Nuova Zelanda potrebbe chiamarsi “Aotearoa”, la sua traduzione in lingua Te Reo. È l’idea proposta dal partito Maori, che ha lanciato una campagna apposita (lo riporta la Cnn). L’iniziativa punta anche a ripristinare i nomi maori di tutte le città e toponimi neozelandesi. “È tempo che il Te Reo Maori sia riportato al suo posto come prima lingua ufficiale. Siamo un Paese polinesiano, siamo la Aotearoa”, si legge nel comunicato del partito che annuncia di voler completare il processo di ridenominazione entro il 2026.
La padronanza della lingua maori in Nuova Zelanda è scesa dal 90% del 1910 al 26% nel 1950. Oggi soltanto il 3% degli abitanti è in grado di parlarla. La petizione ha raccolto finora 12.000 firme. Secondo il partito si tratta di un risultato “enorme”. La premier Jacinda Ardern non ha ancora commentato l’iniziativa, mentre un anno fa aveva definito positivo il fatto che ‘Nuova Zelanda’ e ‘Aotearoa’ fossero intercambiabili. Aveva però precisato che non era nelle intenzioni del governo cambiare ufficialmente il nome del Paese.