"In Vaticano sono tutti vaccinati", ha detto il Pontefice sul volo di ritorno dalla Slovacchia, "tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare". E sulle Unioni tra persone dello stesso sesso ha aggiunto: "Ci sono leggi che civilmente cercano di aiutare tanta gente di orientamento sessuale diverso: è importante aiutare la gente, ma senza imporre cose che, per loro natura, nella Chiesa non vanno"
Anche nel Collegio cardinalizio ci sono “alcuni negazionisti” del vaccino anti-Covid. Lo ha detto il Papa nell’intervista con i media sul volo di ritorno dalla Slovacchia. Bergoglio, nell’intervista trasmessa da Tv 2000, ha ricordato che tra questi c’è un cardinale “ricoverato col virus, poveretto”. In Vaticano sono tutti vaccinati – ha comunque spiegato -, tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare”. Un mese fa il cardinale e arcivescovo statunitense Raymond Leo Burke, noto anche per le sue teorie no vax, è stato ricoverato per Covid.
Il Papa ha giudicato “strana” la divisione sui vaccini: “L’umanità ha una storia di amicizia con i vaccini. Da bambini anche il morbillo, la poliomielite, tutti i bambini erano vaccinati e nessuno diceva nulla”. “Forse questo che accade ora – ha osservato – è venuto per la virulenza e l’incertezza non solo della pandemia, ma anche per la diversità tra i vaccini. E anche per la fama di alcuni vaccini che sono poco più di acqua distillata”. Secondo il Pontefice, “questo nella gente ha provocato paura. Poi altri che dicono che è un pericolo perché col vaccino ti entra il virus dentro. Tante argomentazioni che hanno creato divisione. Non so spiegarlo bene, alcuni lo spiegano per la diversità dei vaccini, che non sono sufficientemente sperimentati, e hanno paura. Si deve chiarire, e parlare con serenità”.
Il Pontefice è anche tornato a parlare delle unioni civili. “Il matrimonio è solo tra un uomo e una donna: è un sacramento e la Chiesa non ha il potere di cambiare i sacramenti. Ma ci sono leggi che civilmente cercano di aiutare tanta gente di orientamento sessuale diverso: è importante aiutare la gente, ma senza imporre cose che, per loro natura, nella Chiesa non vanno”. Il Pontefice ha fatto anche l’esempio della legge francese sui Pacs, “senza però che questo abbia a che vedere con le nozze omosessuali: possono usarli ma il matrimonio come sacramento è uomo-donna””.
Francesco ha spiegato che “se chi è omosessuale vuole condurre una vita in sicurezza, gli Stati hanno la possibilità civilmente di sostenerli, dargli sicurezza sull’eredità, sulla salute. I francesi hanno la legge su questo, non solo per gli omosessuali ma per tutte le persone che vogliono associarsi” senza sposarsi: “ma il matrimonio è matrimonio. Questo non vuol dire condannare le persone che sono così: per favore, sono fratelli e sorelle nostri, e dobbiamo accompagnarli”. E ancora: “A volte si creano confusioni. Dobbiamo rispettare tutti. Il Signore è buono e salverà tutti, questo lo possiamo dire a voce alta. Ma per favore, non fare che la Chiesa rinneghi la sua verità”.
Sollecitato poi sulla discussione in atto tra i vescovi americani sull’opportunità o meno di dare la comunione al presidente Joe Biden, fautore della libertà di scelta sull’aborto, il Papa ribadisce che l’aborto è “un omicidio”, è come “affittare un sicario per risolvere un problema“, ma sulla comunione ai politici “i vescovi devono agire come pastori: nella storia della Chiesa, tutte le volte che i vescovi hanno gestito un problema non come pastori, si sono schierati sul versante politico”, ammonisce. “La comunione non è un premio per i perfetti – ricorda -. E’ un dono un regalo, la presenza di Gesù nella sua Chiesa e nella comunità”.
L’inviato di Sky Tg24 Stefano Maria Paci, consegna quindi al Papa un messaggio a lui diretto, fattogli avere dalla scrittrice ebrea Edith Bruck, sopravvissuta ad Auschwitz, che Francesco a febbraio era andato a visitare nella sua casa a Roma. “Amato Papa Francesco, le Sue parole sull’antisemitismo mai sradicato oggi sono più che mai attuali non solo nei Paesi che sta visitando ma in tutta l’Europa. Spero che la Sua visita abbia qualche effetto positivo”, vi scrive tra l’altro Edith Bruck, ringraziando il Pontefice per i suoi ripetuti discorsi sull’argomento pronunciati nel viaggio in Ungheria e Slovacchia. E Francesco subito commenta: “E’ vero questo, l’antisemitismo è alla moda, sta risorgendo. E’ una cosa brutta, brutta, brutta”. Infine al giornalista che gli dice che “siamo tutti contenti per l’intervento chirurgico, che ha prodotto un risultato splendido, lei è ringiovanito!”, il Papa ha risposto sorridendo: “Mi hanno detto che qualcuno voleva farsi l’intervento… Ma non è stata una cosa estetica…”.